Nei giorni scorsi UniCredit ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali che lunedì 10 febbraio consegnerà alle stesse la lettera per l’avvio della procedura di discussione relativa al nuovo piano industriale denominato TEAM23 e presentato al mondo finanziario lo scorso 3 dicembre.
Nel contempo UniCredit ha informato che procederà, entro marzo 2020, alla chiusura di una sessantina (delle 450 anticipate il 3 dicembre) di agenzie distribuite su tutto il territorio Nazionale.
Immediata la reazione unitaria delle Segreterie Nazionali e dei Coordinamenti Aziendali, che hanno “invitato” UniCredit a recedere dall’iniziativa ritenendola una vera e propria provocazione, minacciando l’indisponibilità ad iniziare qualsiasi confronto se non verrà fatta marcia indietro da UniCredit.
UniCredit da parte sua, sembra non intendere ritornare sui suoi passi e la trattativa quindi rischia di non essere nemmeno avviata.
Le OO.SS; hanno dichiarato che il piano che Unicredit vorrebbe realizzare non è mai stato, nè condiviso, nè mai accettato; anzi giudicato da sempre fortemente negativo in ogni sede, sia nei numeri che nelle strategie ribadendo che qualsiasi argomento riguardo all’occupazione ed ai conseguenti impatti sui lavoratori e sul territorio è legittimo terreno di informativa, di confronto e di discussione imprescindibile.
Riguardo la chiusura di ulteriori 450 sportelli bisognerà capire se tutte le 450 Filiali sono in reale passività, se le chiusure possono rappresentare l’abbandono di territori periferici; la trattativa dovrà scongiurare questi rischi, questo anche per salvaguardare il ruolo sociale di una banca al servizio del territorio e per contrastare il rischio di mobilità pesante che penalizza in primo luogo le donne e le situazioni più svantaggiate.
Se l’apertura di qualunque trattativa sarà costruttiva, all’insegna di una preventiva totale informativa anche sulle strategie future del Gruppo ed alla ricerca di una condivisione su ogni argomento del piano, nessuno escluso, le Organizzazioni Sindacali saranno disponibili a sedersi al tavolo ed avviare la trattativa.
Le Segreterie Generali hanno altresì dichiarato nei giorni scorsi, rispetto al piano industriale Unicredit, che un’eccedenza di 6000 persone in Italia, è eccessiva e quindi porremo con forza la richiesta di ricambio generazionale con un importante numero di assunzioni.
Milano, 10 febbraio 2020
Segreterie di Coordinamento
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin Gruppo UniCredit
Alcuni argomenti correlati :
- Rsa Firenze: Uplan ...pronti, via... Falsa partenza! 05/06/2019 A poche settimane dall’avvio dell’utilizzo del nuovo strumento di pianificazione commerciale UPLAN siamo - AHINOI - a doverne già registrare un improprio utilizzo da parte delle figure di sintesi della…
- Team23. Il giudizio del CAE: punti critici e proposte! 18/12/2019 Il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit, nella sessione plenaria del 17-18 dicembre 2019, ha incontrato il CEO di Unicredit Jean Pierre Mustier, il Responsabile delle Risorse Umane di Gruppo, i…
- Team23. The EWC point of view: critical points and proposals! 18/12/2019 The Unicredit European Works Council, in its plenary session last 17th-18th December 2019, met the Unicredit CEO Jean Pierre Mustier, the Group head of Human Capital, the Co-Heads C.B. Eastern…
- Accordo del 2 aprile 2020 sulle ricadute nel perimetro Italia del Piano di innovazione… 02/04/2020 Il giorno 2 aprile 2020, in Milano UniCredit/Aziende del Gruppo, e le Organizzazioni Sindacali FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN premesso che: in data 2 dicembre 2019 il Consiglio di…