Il nuovo piano industriale TEAM23 presentato oggi dall’azienda al Comitato Ristretto del C.A.E. prevede oltre 8000 esuberi a livello di Gruppo, questo è l’unico vero elemento ‘strategico’ che emerge dalla comunicazione aziendale.
I restanti obiettivi sono: incremento della produttività, da raggiungersi anche attraverso investimenti IT in automatizzazione dei processi e ulteriore ricorso alla digitalizzazione; aumento della base clienti sia nella WEU sia nella CEE; ulteriore abbandono di parte del presidio territoriale (chiusura di 500 filiali); accurato presidio del rischio; gestione del capitale attenta e mirata a massimizzarne il rendimento per gli azionisti; creazione di una subholding con sede in Italia per la gestione di una parte delle attività internazionali.
Il management ha dichiarato che in un contesto macroeconomico ancora caratterizzato da bassa crescita i ricavi e i costi rimarranno sostanzialmente al livello attuale e, quindi, ne deduciamo che, di fatto, i maggiori utili saranno determinati dai risparmi effettuati sul numero dei dipendenti.
A fronte della presentazione effettuata dal central management, abbiamo espresso forti critiche rispetto ad un Piano che si basa, principalmente e per l’ennesima volta, su un pesante taglio di posti lavoro, mentre si destinano ingenti profitti a favore degli azionisti.
Riteniamo che il vero patrimonio posseduto dal Gruppo sia rappresentato dalla professionalità dei suoi dipendenti e i risultati conseguiti nel precedente Piano Transform19 siano merito soprattutto delle capacità e dell’impegno dei Lavoratori/trici che hanno saputo rimediare alle disfunzioni organizzative, alla pesante riduzione degli organici, al ritardo – tutt’ora presente – nella realizzazione del processo di innovazione tecnologica e miglioramento delle attività.
E’ assolutamente inaccettabile che la risposta del management a questo straordinario impegno dei colleghi del Gruppo sia l’ulteriore espulsione dal Gruppo di oltre 8.000 Lavoratori!
Il titolo scelto per questo nuovo Piano, Team23, è oltremodo paradossale, Unicredit ha già deciso di espellere dalla sua squadra più di 8000 giocatori: i Lavoratori hanno già pagato un prezzo elevato nell’ambito degli ultimi piani industriali in termini di sacrifici e riduzione degli organici!
Il CAE sarà al fianco dei Sindacati e dei Rappresentanti dei Lavoratori e delle Lavoratrici per contrastare con ogni strumento un piano industriale costruito solo sulla vita dei colleghi, quelli che se ne andranno e, ancor di più, quelli che rimarranno in condizioni lavorative ulteriormente critiche!
Già a partire dalla prossima sessione Plenaria del C.A.E., 17-18 dicembre, ribadiamo la necessità di attuare un pieno dialogo sociale attraverso le fasi di informazione e consultazione previste dalla Direttiva UE.
Milano, 3 Dicembre 2019
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