La Legge di Stabilità del 2018 ha confermato i criteri per l’erogazione della riduzione del credito IRPEF denominato “Bonus Renzi”.
Il bonus spetta:
– nella misura di 80€ per 960€ annuali per redditi complessivi lordi fino ai 24.600€;
– riparametrato per redditi annui lordi compresi tra i 24.600€ ed i 26.600€;
– non spetta infine per redditi superiori ai 26.600€ e per redditi inferiori agli 8.174€.
Per calcolare il Bonus è necessario moltiplicare 960 per la differenza fra 26.600€ (reddito massimo per il quale si può percepire il bonus) e lo stipendio, e poi dividere per 2mila.
Esempio calcolo bonus 80 euro se lo stipendio è ad esempio pari a 24.500€:
960 x (26.600-24.500) / 2000 = 1008
Poiché il massimo erogabile è 960€ si ha quindi diritto al Bonus Pieno.
Poiché il Bonus si ottiene in automatico in busta paga e viene già riparametrato in base ai redditi conosciuti dal datore di lavoro, non è necessario fare nulla per ottenerlo.
Nel caso in cui, però, la lavoratrice o il lavoratore possieda altri redditi (es. immobile in locazione) o nel corso dell’anno percepisca ulteriori entrate che possano far superare i limiti di reddito previsti per l’erogazione del Bonus, alla fine dell’anno, nel conguaglio fiscale è obbligato alla restituzione in tutto o in parte del Bonus.
Nel caso in cui si abbia la certezza o il sospetto di non rientrare nei parametri previsti dalla legge per l’erogazione del bonus, è possibile effettuare un versamento aggiuntivo al fondo pensione. Grazie alla deducibilità dei contributi versati al fondo pensione è, infatti, possibile ridurre il reddito imponibile dichiarato ai fini IRPEF. Per evitare la restituzione del Bonus è possibile quindi sino al 30/11/2018 procedere a un versamento volontario al Fondo Pensione entrando nel Portale al seguente percorso: Hr Gate–>Welfare&Benefit–> Previdenza Complementare.(*)
Infine, vi ricordiamo che a inizio anno, se si è certi di superare il reddito di 26.600 euro, è possibile richiedere al datore di lavoro di rinunciare al percepimento del bonus fiscale (tramite il modulo in allegato) per poi eventualmente richiederlo in dichiarazione dei redditi per la parte realmente spettante.
(*)A questo proposito vi ricordiamo che il limite di deducibilità annuo è pari a Eur 5164,57. Concorre a formare questo importo, nelle forme a capitalizzazione individuale, la somma dei: versamenti contribuzione lavoratore e azienda (escluso il Tfr), versamenti volontari aggiuntivi, versamenti da welfare (escluso il premio di produzione e sistema premiante – entro stabiliti limiti – del 2016 e 2017), i reintegri delle anticipazioni, ecc. Nel caso in cui la casella del cedolino stipendio dei dati statistici ON.DED.F.DO PENS (=oneri deducibili fondo pensione) di ottobre riporti un importo superiore a circa 3.500 euro, contattate il vostro RSA di riferimento per non rischiare di ottenere un risultato controproducente.
Per effettuare la rinuncia al credito IRPEF il percorso da seguire in procedura è il seguente:
Hr gate – I miei documenti – Dichiarazione detrazioni spettanti – spuntare “Richiesta di non applicazione Bonus Fiscale Ex articolo 13 c. 1-bis TUIR” e selezionare sotto la data di inserimento ed eventuali familiari a carico.
[immagine in allegato]
Novembre 2018
La Segreteria di Gruppo
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