COMUNICATO STAMPA
Vicenza, 31/10/2018
Le organizzazioni sindacali della provincia di Vicenza – Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil, Unisin – hanno proclamato per il giorno 5 novembre lo sciopero dei lavoratori Unicredit di tutta la provincia di Vicenza.
La vertenza è iniziata a seguito delle ricadute del piano industriale “Transform 2019” che ha portato un sensibile peggioramento delle condizioni di lavoro e del servizio offerto alla clientela.
Il piano ha visto un’importante diminuzione di lavoratori per ‘prepensionamento’. Il tutto, secondo gli accordi sottoscritti, doveva essere accompagnato da innovazioni tecnologiche che avrebbero dovuto facilitare l’operatività dei lavoratori. Migliorie che non si sono ancora viste. I dipendenti Unicredit lavorano con sistemi informatici datati e lentissimi, che spesso si bloccano anche per periodi lunghi, causando imbarazzi ai consulenti e disagi per i clienti.
Inoltre, non vi è stata alcuna nuova assunzione in provincia a tamponare l’impatto delle numerose uscite.
A ciò si somma la chiusura di numerosi sportelli e la riduzione del servizio di cassa in altri che ha causato fortissimi disagi alla clientela e ai lavoratori (anche per un’analisi delle ricadute poco accurata e per nulla condivisa con i rappresentanti dei lavoratori).
Lavoratrici e lavoratori sono chiamati a ritmi elevatissimi, con richieste di un numero elevato di appuntamenti giornalieri che non lasciano loro tempo per attività fondamentali come quelle amministrative, di formazione. Tutte attività necessarie a dare alla clientela un servizio e una consulenza di valore, che rispondano alle necessità dei clienti e che siano propedeutiche a fornire al pubblico la giusta educazione finanziaria.
Il quadro che emerge nell’incontro quotidiano con lavoratrici e lavoratori, in troppi casi sta diventando preoccupante in quanto lo stress a cui vengono sottoposti è in continuo aumento con pesanti conseguenze sul benessere sia a livello fisico che psicologico.
Allarmati dalla situazione, le organizzazioni sindacali hanno unitariamente deciso di convocare i lavoratori in 18 assemblee tra i mese di maggio e giugno.
I dati raccolti sono stati presentati ai rappresentanti locali di Unicredit, come richiesta di aiuto da parte dei lavoratori sottoposti ad uno stress non più sopportabile.
Non avendo ricevuto risposta è stata avanzata istanza per un tentativo di conciliazione in sede ABI a Milano, al fine di avere un confronto con i vertici aziendali. Nemmeno questo tentativo ha avuto alcun effetto rendendosi quindi indispensabile la proclamazione dello sciopero per il prossimo 5 novembre.
Nel giorno dello sciopero verrà effettuata attività di volantinaggio davanti alle 3 filiali sedi di area ed ad altre 2 agenzie con l’obiettivo di spiegare ai cittadini le motivazioni della mobilitazione:
NON CHIEDIAMO SOLDI, MA UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO PER POTER OFFRIRE AL CLIENTE UN LIVELLO DI SERVIZIO ECCELLENTE.
L’augurio delle organizzazioni sindacali è che la cittadinanza sia solidale con i lavoratori perché l’obiettivo di questa vertenza è comune!
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