Dichiarazioni di Marco Salvi, Segretario Responsabile Fisac CGIL del Gruppo UniCredit e di Elena Aiazzi Segretaria Nazionale Fisac CGIL

Nel corso della illustrazione del nuovo Piano Industriale di Unicredit Group fatta dal Top Management alle Organizzazioni Sindacali Italiani, come Fisac CGIL abbiamo espresso la nostra forte critica nei confronti dell’ennesimo Piano Industriale che, ancora una volta, incide pesantemente sulla riduzione dei costi e dell’occupazione. Non si scorge quel segnale di cambiamento rispetto al declino di questi anni, quella prospettiva di rilancio che invece sarebbe necessaria per dare fiducia alle persone che lavorano, garanzia di tenuta occupazionale nel tempo oltre che di valorizzazione professionale.

La valutazione negativa riguarda anche l’individuazione di esuberi aggiuntivi, rispetto al precedente Piano, anche se gestibili attraverso l’utilizzo volontario del Fondo di Solidarietà di Settore.

La critica ha anche riguardato l’impatto negativo sull’organizzazione del lavoro e sulle condizioni di lavoro derivanti dalle riorganizzazioni in atto, non adeguatamente gestite, prima tra tutte quella della rete con il Progetto Open.

Abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà, ora e per il futuro, a qualsiasi ipotesi di esternalizzazioni.

Le continue uscite di personale, realizzate in questi anni hanno impoverito l’Azienda: accanto agli investimenti in tecnologia è necessario investire sulle Persone: quelle che rimarranno nel Gruppo e quelle che dovranno entrare attraverso un piano di assunzione rivolto ai giovani.

Milano 11 novembre 2015

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