Tutti i principali quotidiani italiani riportano la notizia che il Gruppo UniCredit sta valutando modifiche al Piano Strategico, presentato non più tardi di un anno fa, ed il conseguente taglio del personale, citando fonti “anonime”.
UniCredit non commenta, preannunciando novità per l’autunno.
Lo facciamo noi.
Non è accettabile che i Piani Industriali si susseguano a ritmi impressionanti denotando l’incapacità del top management a leggere il quadro macroeconomico ed a fare previsioni di crescita realistiche.
Così come non è accettabile che, a fronte del mancato raggiungimento degli obiettivi, si risponda scaricando gli oneri sempre e solo sui Lavoratori e sulle Lavoratrici e prospettando nuovi tagli occupazionali.
Il Piano Strategico 2018 prevedeva già un programma di uscite, volontarie ed incentivate, attraverso l’ utilizzo di tutti gli strumenti di ammortizzatore sociale di settore, concordato con le Organizzazioni Sindacali.
Noi restiamo ancorati agli impegni concordati e a difesa degli accordi sottoscritti, grazie ai quali abbiamo garantito anche 800 assunzioni e 700 stabilizzazioni.
Non accetteremo forzature, né ulteriori esuberi.
Tanto più che in Italia il rapporto costi/ricavi è in costante contrazione e ben al di sotto rispetto ad altri Paesi europei.
La rete non sopporterebbe ulteriori ridimensionamenti di organico, se proprio si decidesse di agire sui costi lo si faccia intervenendo sulle retribuzioni e sulle liquidazioni del top management; eliminando duplicazioni, sprechi ed inefficienze e razionalizzando le attività della Capogruppo.
Si pone semmai un tema di buona e stabile occupazione rivolta ai giovani.
Con questo spirito e con questi contenuti ci presenteremo alla ripresa delle trattative previste a partire dal prossimo 21 settembre con all’ordine del giorno: l’erogazione del Premio Aziendale 2014, la liquidazione della speciale erogazione del venticinquesimo; il riordino del welfare aziendale (previdenza, assistenza, servizi alla persona e alla famiglia) con la prospettiva di migliorarne le prestazioni; gli inquadramenti e la valorizzazione del personale; le pressioni commerciali e il clima aziendale.
Milano 4 settembre 2015
Le Segreterie di Gruppo UniCredito
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – UGL – UILCA – Unisin
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