Ubis: Dati e prospettive

Il 21 luglio le Segreterie di Coordinamento di UBIS hanno incontrato la Delegazione Aziendale per svolgere un primo confronto in merito al consueto incontro Annuale, così come previsto dal vigente CCNL di categoria.
Rispetto alla modalità adottata nei precedenti anni, le OO.SS. hanno condiviso con la controparte datoriale di modulare in più sedute la suddetta verifica, al fine di meglio approfondire le varie tematiche stabilite dallo specifico articolato contrattuale.

Nella mattinata sono stati analizzati i dati di Bilancio con Oreste Massolini, responsabile della funzione Planning, Finance & Administration, dedicando particolare attenzione alle operazioni di esternalizzazione ed alle consulenze. Tali dati hanno evidenziato una crescita degli investimenti e una forte diminuzione del costo del lavoro rispetto al 2013 pari al 7,9% a livello globale e dell’11,9% per il perimetro Italia, frutto delle cessioni del progetto Newton e dei piani industriali.
Come OO.SS. abbiamo evidenziato che il costo del lavoro di UBIS in Italia è inferiore sia alla media di settore che a quella di Gruppo (circa il 16%).
Dai dati di Bilancio emerge che la riorganizzazione degli spazi e la rinegoziazione di alcuni appalti di fornitura da parte di Real Estate ha portato ad un risparmio di Eur 48 Mln

Nonostante tutte le argomentazioni aziendali sui dati in merito alle operazioni V-TServices e ABAS, le OO.SS. mantengono la loro posizione di estrema contrarietà sulle esternalizzazioni derivanti dal programma Newton, anche perché, se da una parte si registra una riduzione dei canoni di servizio, dall’altra si assiste all’incremento dei costi relativi ai volumi generati a fronte delle nuove implementazioni, oltre ad un incremento considerevole dei tempi di attuazione degli interventi richiesti.
Forte è stato il silenzio dell’azienda in merito ad ES-SSC, le cui rilevanti criticità – che sono state oggetto di diversi incontri di verifica – nei fatti trovano conferme, seppur con termini diversi, nel ritardo dell’attuazione del programma di trasformazione della NEWCO, con un conseguente aggravio di costi a carico di UBIS relativo ad attività che, a distanza di tre anni, ES SSC non è ancora in grado di effettuare e per le quali si è determinato uno storno parziale dei canoni di servizio.

Abbiamo inoltre ribadito le nostre valutazioni critiche in riferimento all’esorbitante volume e all’alta incidenza dei costi delle consulenze; in merito l’azienda ha specificato che per quanto riguarda l’ICT solo la metà del costo complessivo indicato nel bilancio consolidato di Gruppo riguarda UBIS e ha affermato che il fenomeno della consulenza è in diminuzione grazie anche alle 227 assunzioni che UBIS ha effettuato nel biennio 2014- 2015.

Nel pomeriggio si è svolto l’incontro con il responsabile della struttura HR Michele Ungaro e con la nuova responsabile della funzione HR Management Cinzia Cassano, per la presentazione della nuova struttura HR.
Con il Responsabile HR sono stati analizzati i dati andamentali riferiti al Personale e le politiche di lavoro flessibile. In merito a questo argomento l’azienda intende sempre più sviluppare la modalità smart working e non quella del telelavoro che prevede modalità troppo rigide rispetto alla flessibilità ricercata sia dall’azienda sia dai colleghi. Sul tema delle flessibilità, abbiamo richiesto che iniziative di conciliazione dei tempi vita, molto positive come il Progetto 90 giorni, vengano estese anche agli altri Poli di UBIS.

Sintetizzando i dati strutturali, il perimetro Italia conta 4.314 dipendenti con un calo del 3,12% rispetto all’anno precedente. L’età media aziendale è di 48 anni. Anche quest’anno nonostante la cospicua diminuzione dei Dirigenti, la loro percentuale rispetto al Personale (oltre il 3% ) rimane ben al di sopra della media di settore.

Rileviamo positivamente un cospicuo aumento delle ore di formazione (oltre 14%) rispetto all’anno precedente, con forti aumenti di quelle Tecnica – Obbligatoria – Manageriale e una diminuzione di quella linguistica.
Ci è stata fornita inoltre una breve informativa sul progetto CPU (Change Powered by Us), ma su tale progetto discuteremo ampiamente a Settembre.
Per quanto riguarda le prospettive strategiche di UBIS illustrate dal management, l’azienda sarà sempre più focalizzata sullo sviluppo dell’ ICT, con una forte crescita anche nei paesi dell’est Europa ma con forti vincoli strutturali sui costi. Questo trend trova conferma anche nei 227 Lavoratori assunti in Italia nel biennio – di cui: 173 a tempo indeterminato, 35 apprendisti e 19 a tempo determinato – tutti nell’area IT. Un dato generale, quello relativo alle assunzioni, che riteniamo positivo; ma occorre una necessaria riflessione per l’area Operations, anche alla luce del progetto iPC, che ha visto l’ennesima delocalizzazione di attività.

Riteniamo che l’area Operations venga costantemente sottovalutata e siamo preoccupati perché le migliori soluzioni tecnologiche non valgono a nulla se non applicate ai processi operativi. La perdita della conoscenza del ciclo operativo dei processi bancari, attraverso le continue riorganizzazioni spesso funzionali solo alle delocalizzazioni di attività, costituisce un elemento molto pericoloso perché distrugge non solo conoscenza e professionalità, ma anche qualità del servizio reso che dovrebbe viceversa caratterizzare il valore aggiunto dell’apporto al Gruppo da parte di UBIS. Tali conoscenze e competenze difficilmente si ricreano poiché frutto di anni di esperienza e professionalità maturate dalle Lavoratrici e dai Lavoratori.

Sul tema della Multipolarita, l’azienda, pur dichiarando che questa è un costo e non intende implementarla, ha affermato che non vi sono progetti di chiusura di Poli, a meno che non si creino le condizioni nel Gruppo che consentano di gestire le operazioni senza impatti di mobilità territoriale per i Lavoratori.
Abbiamo ribadito la centralità della Multipolarità, come strumento fondamentale di salvaguardia occupazionale e di sviluppo nei territori e la centralità della formazione nei processi di riconversione.

Alla luce della prospettata evoluzione dell’ICT – e con occhio al passato di UCBP quando al suo interno era presente un centro di formazione di alto livello – abbiamo richiesto che UBIS diventi un polo attrattivo di ricerca e know-how, che colga le occasioni offerte in futuro anche con la creazione di un campus tecnologico che sia il centro di sviluppo di soluzioni innovative, punto di riferimento per il Gruppo e per il settore, con l’ottica di tornare ad investire fortemente sui propri Dipendenti e sui giovani, anche attraverso accordi con Università. Insomma abbiamo richiesto un cambio di passo ed abbiamo dato la nostra disponibilità a discutere sul tema, per investire anche nel nostro Paese e per dare prospettive occupazionali, poiché riteniamo che vi siano ampi spazi derivanti dalle normative di Legge e di Contratto che possono rendere competitive le assunzioni anche in Italia.

Abbiamo inoltre ribadito la nostra richiesta all’azienda, in considerazione del fatto che UBIS ha il compito di stipulare i contratti di fornitura per tutte le aziende del Gruppo, circa la necessità che si doti di una strumentazione contrattuale idonea a garantire l’applicazione della cosiddetta “clausola sociale” a salvaguardia dell’occupazione di tutti i Lavoratori delle società appaltatrici e sub-appaltatrici, che la negoziazione dei contratti di appalto escluda politiche improntate al massimo ribasso e che tutto il processo faccia riferimento a criteri di trasparenza e integrità, prevedendo clausole di rescissione nel caso di mancato rispetto di tali principi.

Al termine dell’Incontro, abbiamo evidenziato con rammarico che nella lettera di presentazione del Bilancio annuale di UBIS, il CEO non abbia espresso alcun apprezzamento sull’apporto delle Lavoratrici e dei Lavoratori al raggiungimento dei positivi risultati conseguiti, tanto da far sembrare l’azienda composta solo da azionisti, manager, software e hardware. Questo non rappresenta la realtà aziendale! Senza il significativo apporto delle colleghe e dei colleghi (di tutta UBIS) la mattina non si aprirebbero nemmeno le filiali!

Il prossimo appuntamento con il CEO di UBIS, Paolo Cederle, è previsto per il prossimo 30 settembre.

Milano, 27/07/2015

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca/Uil – Unisin

Scroll to Top
Torna su
Ho bisogno di informazioni relative a: Ubis: Dati e prospettive

Login