Riceviamo il seguente attestato di solidarietà dal Sindacato Tedesco.
Analoghi attestati ci sono pervenuti dai maggiori sindacati Europei e da Uni Finance
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Eine Information des GBR der
UniCredit Bank AG
Verantwortlich für den Inhalt:
GBR, Am Sederanger 5, VTW2b
2.OG, Telefon 378-23533,
Postadresse: BRM
mailto: GBR HVB AG Postfach
Nr. 50 30. Oktober 2013
Liebe Kolleginnen, liebe Kollegen,
der GBR möchte Sie über den Banken-Streik, zu dem die Beschäftigten aller Banken in Italien aufgerufen sind, informieren und gibt Ihnen den Brief, den die UNI Finanz Global Union und ihre Mitglieds-Gewerkschaft ver.di an den italienischen Bankarbeitgeberverband ABI gesandt haben, im Original bekannt.
Die Betriebsräteversammlung der HypoVereinsbank – UniCredit Bank AG,
der Gesamtbetriebsrat der UniCredit Business Integrated Solutions Zweigniederlassung Deutschland und der Gesamtbetriebsrat der Value Transformation Services Zweigniederlassung Deutschland verfolgen die Kündigung der Tarifverträge in Italiebn mit großer Sorge und sehen Auswirkungen nicht nur für die italienische Belegschaften, sondern auch für die Angestellten in der ganzen UniCredit Group.
Wir wünschen viel Erfolg!
Mit kollegialen Grüßen / Saluti collegiali
Peter König
GBR-Vorsitzender
Presidente del Comitato Aziendale
Jens-Uwe Wächter
stellv. GBR-Vorsitzender
Vice Presidente
Stefanie Pantoulier
GBR Referentin
Ufficiale
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An den italienischen Bankenverband ABI
cc: an alle italienischen Mitgliedsgewerkschaften der UNI
Liebe Kolleginnen, liebe Kollegen,
als Mitgliedsorganisationen der UNI Finanz Global Union, die weltweit 3 Millionen Beschäftigte in der Finanzwirtschaft vertritt, hat die Gewerkschaft ver.di erfahren, dass ABI, der italienische Bankenverband, den für den gesamten Banksektor zur Anwendung kommenden Tarifvertrag, der im Januar 2012 unterzeichnet wurde und bis Juni 2014 gültig ist, gekündigt hat.
Angesichts dieser einseitigen Maßnahmen besteht die ernste Gefahr, dass es in Zukunft in diesem Sektor keinen nationalen Tarifvertrag mehr gibt, was für einen der am stärksten entwickelten Staaten der Welt inakzeptabel ist. Dies ist ein klarer Angriff auf die Rechte der Arbeitnehmer und ein erfolgreiches System der Arbeitsbeziehungen, das erlaubte, in den letzten Jahren schwere soziale Auswirkungen auf die Arbeits- und Beschäftigungsbedingungen zu vermeiden und ein entsprechend gutes Beschäftigungsniveau aufrechtzuerhalten. Italien weist eine seit jeher gute Bilanz im Bereich der Arbeitsbeziehungen auf und bot den Gewerkschaften gute Voraussetzungen für positive Tarifverhandlungen.
Um ihr Recht auf einen nationalen Tarifvertrag geltend zu machen, werden die Angestellten im italienischen Banksektor am 31. Oktober streiken.
Wir fordern den ABI auf, die Angriffe auf die Rechte der Arbeitnehmer einzustellen und die Maßnahmen, die zum Verlust zahlreicher Arbeitsplätze führen könnte, zu annullieren. Der Finanzsektor muss unbedingt ein Programm erarbeiten, um zu gewährleisten, dass die Banken wieder im Dienste der Realwirtschaft stehen, die Bonuszahlung an ihre Manager reduziert und ihr Image endlich wieder hergestellt wird; ferner müssen die Unterstützung der Produktion erhöht und die Verkaufs- und Beratungstätigkeit an den Bedürfnissen der Kunden orientiert werden, wobei, ein übermäßiger Druck auf die Angestellten durch unrea- listische Zielvorgaben vermieden wird, denn mit dem heutigen System sind die Voraussetzungen eine nachhaltige Zukunft der Finanzwirtschaft eindeutig nicht gegeben.
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Spett.
Associazione Bancaria Italiani (ABI)
Cc: Tutti i sindacati italiani affiliati UNI
Ver.di, affiliata di UNI Finance Global Union, la federazione dei sindacati del settore finanziario che rappresenta 3 milioni di dipendenti nel settore finanziario in tutto il mondo, ha appreso che l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha disdetto il contratto collettivo nazionale applicato all’intero settore bancario, firmato a gennaio 2012 e valido fino a giugno 2014.
Alla luce di questi provvedimenti unilaterali si presenta il rischio serio, che in futuro non esisterà più alcun contratto nazionale per questo settore, cosa inaccettabile per uno degli stati più avanzati del mondo. È un chiaro attacco ai diritti dei lavoratori e ad un efficace sistema delle relazioni lavorative, che negli anni passati ha permesso di evitare gravi impatti sociali sulle condizioni di lavoro e occupazione e di mantenere un buon livello occupazionale. Da sempre, l’Italia ha presentato un bilancio positivo nell’ambito delle condizioni di lavoro ed offerto ai sindacati i presup- posti per buona una contrattazione collettiva.
Per fare valere il proprio diritto ad un contratto nazionale, i dipendenti del settore bancario sciopereranno il 31 ottobre.
Chiediamo all’ABI di cessare gli attacchi ai diritti dei lavoratori e di annullare le misure che potrebbero causare la perdita di numerosi posti di lavoro. Il settore finanziario deve assolutamente elaborare un programma atto a garantire che le banche tornino a servire l’economia reale, deve ridurre i bonus dei manager e ricostruire il suo immagine. Inoltre è necessario aumentare gli aiuti alla produzione ed orientare le attività di vendita e consulenza alle esigenze dei clienti, evitando una eccessiva pressione sui dipendenti a causa di irrealistici obiettivi, visto che l’attuale sistema chiaramente non fornisce i presupposti per un futuro sostenibile dell’economia finanziaria.
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