Il giorno 16 settembre l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha consegnato alle Organizzazioni Sindacali, a corredo della lettera di disdetta del Contratto Nazionale, un documento dal titolo “La condizione di lavoro nel sistema bancario italiano: fattori di crisi” all’interno del quale si legge testualmente (grassetto compreso): “ le banche si trovano a dover gestire gli addetti in eccedenza, (…) le cui competenze e professionalità non risultano più coerenti con un modo di fare banca assolutamente diverso”; e ancora “si registra una marcata resistenza, ovvero ancora una insufficiente disponibilità al cambiamento, alla riconversione e alla riqualificazione professionale, che sono divenuti, invece, ormai imprescindibili.
Il personale sembra culturalmente distante dalle nuove esigenze.”
Questo è quello che ABI, della quale UniCredito è esponente di spicco, pensa di noi: impressionante.
La conclusione è già stata tratta e, come potete giudicare, pesantissima: non solo siamo troppi e troppo pagati, ma anche un po’ tonti, inadatti, incapaci.
Che senso ha, allora, chiederci di compilare un questionario nel quale ci viene chiesto il nostro grado di soddisfazione in merito a retribuzione, contenuto del lavoro, rapporto con colleghi e superiori, impatto delle riorganizzazioni, formazione.
Scorrendo lo stesso documento non si legge un benché minimo accenno di autocritica rispetto al loro ruolo, quello dei top manager, in merito: al non aver compreso l’approssimarsi della crisi; alla politica creditizia e di gestione del rischio, ai soldi dati ai grandi speculatori finanziari; alla densità e distribuzione della rete; all’accavallarsi di ristrutturazioni spesso in contrasto tra di loro; alla distruzione di preziose professionalità perché considerate obsolete; alle odiose pressioni commerciali; ad indirizzi ed indicazioni normative spesso in contrasto tra di loro cui noi quotidianamente, pazientemente poniamo rimedio nel rapporto diretto con i clienti siano essi imprese o privati.
Anche il nostro giudizio su di loro è stato dato: ed è pesantemente negativo.
Per questo vi invitiamo a NON COMPILARE il questionario di People Survey 2013, a resistere alle pressioni che vi verranno fatte e a PARTECIPARE compatti allo SCIOPERO del 31 ottobre.
Milano 28 ottobre 2013
Le Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredito
Dircredito- Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-Uilca
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