Lo scorso 27 aprile sono stati erogati in busta paga i premi derivanti dal Sistema Incentivante.
Molti colleghi, comprensibilmente, si sono chiesti perché tali somme non siano state assoggettate alla tassazione agevolata del 10%, così come avvenuto lo scorso anno.
Stante le numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto, riteniamo necessario un chiarimento che spieghi ai lavoratori come stanno veramente le cose e faccia giustizia delle tante falsità che stanno circolando, secondo le quali la responsabilità dei mancati benefici fiscali per i lavoratori sarebbe di “queste” organizzazioni sindacali.
Per prima cosa va precisato che, mentre fino allo scorso anno la materia era disciplinata per legge, e tutte le voci eccedenti lo stipendio base (quindi anche le somme erogate a titolo di sistema incentivante) erano state ricomprese nell’agevolazione, per il 2011 il legislatore ha imposto la sottoscrizione, in sede aziendale, di un apposito accordo tra le parti, accordo che in UniCredit è stato opportunamente siglato lo scorso 10 marzo.
Per quanto riguarda l’ambito di applicazione della tassazione agevolata del 10% (anzichè della tassazione ordinaria), la normativa prevede che possano beneficiarne solo le voci correlate ad incrementi di produttività – fino a 6 mila euro e per redditi entro i 40 mila euro – ed erogate in base ad accordi collettivi aziendali.
Il punto è proprio questo: le somme corrisposte a titolo di Sistema Incentivante, in base al CCNL vigente, NON sono frutto di contrattazione, ma derivano da una totale discrezionalità dell’azienda, che unilateralmente ne stabilisce criteri, quantità, modalità e tempi di erogazione.
Ecco perché tali importi non possono essere ammessi ad usufruire della tassazione agevolata del 10%, ma devono scontare, in UniCredit così come negli altri gruppi ed aziende del settore, l’applicazione dell’aliquota ordinaria.
E’ noto come nelle società del Gruppo UniCredit, il confronto che si svolge ad inizio anno sul Sistema Incentivante non sia mai approdato ad un accordo tra le parti.
La responsabilità non è certo del Sindacato, che ha sempre ricercato la condivisione, proponendo correttivi che andassero nella direzione di una maggiore trasparenza ed equità distributiva, della eliminazione degli ampi spazi di discrezionalità che l’impianto aziendale tuttora consente, del coinvolgimento del personale nella definizione degli obiettivi commerciali, che invece, come più volte denunciato, continuano ad essere di breve periodo ed esorbitanti, e hanno generato pressioni commerciali insostenibili, nonché lesive della dignità delle persone e della professionalità.
Se non è mai stato possibile raggiungere un accordo, è perché l’Azienda ha sempre ostinatamente rifiutato queste proposte, preferendo tenersi le mani libere, il che, oltretutto, le ha consentito di modificare le regole in corso d’anno.
Da parte nostra ribadiamo la piena disponibilità (che a questo punto vale ovviamente per il prossimo anno) ad un confronto vero sul Sistema Incentivante, per definire un impianto equilibrato e condiviso, coerentemente con il contenuto delle richieste inserite nella piattaforma di rinnovo del CCNL appena elaborata.
FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA
UniCredit Group