FISAC CGIL, esuberi rischio dramma, non segua Fiat

Roma, 4 agosto – “Gli esuberi Unicredit rischiano di rappresentare un fatto drammatico se non affrontati nell’ambito di un piano industriale che dia garanzie per l’occupazione: Profumo non segua ‘i cattivi esempi’, come quelli di Fiat, e lavori per rafforzare le relazioni industriali”. E’ quanto afferma il segretario generale della FISAC CGIL, Agostino Megale, nello spiegare che “gli esuberi annunciati, 4.100 per il triennio 2011-2013 che si sommano ai 600 già in corso in questo momento e penalizzati dal blocco delle finestre pensionistiche frutto della manovra del governo, rischiano di rappresentare un fatto drammatico soprattutto se non affrontati nell’ambito di un piano industriale da discutere”.

Il dirigente sindacale chiede quindi “garanzie per l’occupazione, partendo dal fatto che si può anche ragionare su eventuali uscite per coloro che hanno maturato il diritto alla pensione dando priorità a criteri di volontarietà, e soprattutto concordando con noi del sindacato un piano per l’inserimento al lavoro dei giovani all’insegna del rispetto del contratto nazionale di lavoro e dei diritti”.

Inoltre, aggiunge il numero uno dei bancari della CGIL, “in un momento difficile nel quale si affrontano temi così importanti come quelli del lavoro e dell’occupazione, auspico che l’azienda non segua ‘i cattivi esempi’ come quelli di Fiat e sia capace di operare per rafforzare le relazioni industriali, negoziare e concordare il piano occupazionale derivante dalla fusione, salvaguardare i diritti degli anziani e dare una prospettiva alle nuove generazioni, all’insegna – conclude Megale – del rispetto del contratto nazionale di lavoro e di un politica capace di offrire diritti e tutele ai più deboli

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