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Nella tarda serata di giovedì 22 aprile è stato sottoscritto l’accordo per l’elezione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS); la nuova distribuzione di UGIS sul territorio dopo la fusione con Capitalia Informatica e la scadenza, ampiamente superata, del mandato degli eletti nel 2003, imponevano una nuova articolazione.
Il numero degli RLS è stato individuato in 12 con la seguente dislocazione geografica:
tre con delega per Roma e Ancona, tre con delega per Verona Trieste e Treviso, tre con delega per Milano e Brescia, uno con delega per Palermo, uno con delega per Bologna, uno con delega per Torino.
La trattativa non è stata semplice (anche questa voce incide sui costi): le OOSS esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, ora è necessario recepire le candidature ed avviare l’elezione in tempi brevi.
Il ruolo degli RLS è estremamente importante, il decreto 81 sostitutivo della legge 626 prevede anche la valutazione dei livelli di stress, che in aziende come UGIS è da tempo oltre il livello di guardia.
Questa preoccupazione, che le OOSS hanno sempre portato all’attenzione dell’ufficio del Personale, è emersa anche dalle visite svolte, nell’ambito della prevenzione, dal medico competente, e non è casuale che anche da parte aziendale si stia mettendo in atto un piano d’ascolto sul problema.

Durante la stessa riunione abbiamo espresso il disappunto nostro e dei lavoratori per il fatto che la macchina che doveva portare a termine la migrazione EUROSIG verso Germania e Austria si è fermata sotto lo striscione dell’ultimo chilometro: difficile interpretare in modo autentico le motivazioni di questo “FIASKO”, com’è stato definito dalla stampa tedesca.
Qualche superabile lacuna operativa c’è stata, altre criticità sono facilmente riconducibili alla “mal celata” resistenza al cambiamento: oltre cortina si voleva andare sul “velluto” e sono state prese a pretesto per rimandare l’operazione anche difficoltà che si potevano agevolmente gestire.
La Capogruppo, forse sorpresa dalla decisione presa nelle stanze di Monaco e assorbita nel gestire le dinamiche delle Aziende del Gruppo in termini di riduzioni dei costi (in Italia), è sembrata subire gli avvenimenti senza sostenere più di tanto le proprie scelte e priorità.
Per i lavoratori e le lavoratrici non restano che tossine da smaltire e un diffuso senso di frustrazione, dopo che per mesi hanno impiegato energie per arrivare puntuali all’appuntamento con la consueta professionalità, sacrificando ferie, ed impegni sia personali sia familiari.
Dopo il ridimensionamento del sistema incentivante, le note di valutazione al ribasso, la riduzione del VAP e il contemporaneo aumento degli stipendi, ripreso da tutti i giornali, del Top Management, se serviva anche capire d’essere “pedine” su una scacchiera altrui, ecco fatto.
La prossima data già pubblicata sul portale per riprovarci è stata individuata per fine Luglio, data che abbiamo contestato con forza: con che coraggio si chiedono ulteriori spostamenti o revoche di ferie e disponibilità in un clima aziendale ampiamente compromesso e sfiduciato, dove le capacità gestionali non vengono messe in atto?
L’Azienda non trova un equilibrio sostenibile tra le esigenze di lavoratrici e lavoratori e il rispetto delle scadenze, che UGIS enuncia come improrogabili ma che, come si è verificato, improrogabili non sono.
Si richiede professionalità e si chiama solo la parte aziendale italiana alla responsabilità, quando dovrebbe essere tutta UGIS a farsi carico dei propri impegni ed a rispettarli !!!! Non vorremmo ancora una volta ricadere nell’antica storia dei figli e dei figliastri, che abbiamo purtroppo già visto.

Continuano le trattative sul versante “Reperibilità e Interventi programmati”.


3 Maggio 2010 Le Segreterie di Coordinamento UGIS

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