Ora basta!

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un susseguirsi di volantini veicolati dal Polo di Roma in tutta l’Azienda, volantini emessi da sigle differenti (Dircredito, Sinfub, la neonata, in UGIS, Falcri, che stanno su tavoli separati…) ma sempre riconducibili alle stesse persone, che decidono di veicolare la stessa informativa disgiuntamente, oppure di cambiare sigla per essere liberi di continuare in azioni deliberatamente destabilizzanti. Per scelta non entriamo nel merito dei volantini, dobbiamo però replicare a chi giudica iniqui gli accordi siglati dalle OOSS, a chi bolla come inutili e dannose le ristrutturazioni che stanno attraversando la nostra azienda, a chi accusa il sindacato di UNICREDITO di “essere il ventre molle del settore”, a chi descrive i Coordinamenti Sindacali Aziendali come inerti e inefficienti rispetto alla situazione che in quest’ultimo anno si é verificata.

Dobbiamo ricordare che dei molti accordi firmati nel Gruppo Unicredito, quasi tutti sono stati sottoscritti anche dalle stesse sigle che ora, con disinvoltura, li rinnegano. Troppo semplice scaricare responsabilità e svolgere un ruolo sindacale di opposizione che da una parte richiama al pragmatismo, mentre dall’altra produce analisi fuori contesto, come se la fusione tra due grandi Gruppi bancari non fosse mai avvenuta o fosse facile. La forza e la presenza del sindacato non si misura certamente nel perseguire uno stato di agitazione permanente, veicolando messaggi destabilizzanti e amplificando le preoccupazioni di colleghi e colleghe, né cavalcando scenari ipotetici o, peggio, catastrofici.

Qualsiasi sigla sindacale lo faccia si copre di irresponsabilità. Il ruolo di Segreteria di Coordinamento é quello di rappresentare tutti i lavoratori di UGIS, e di trovare la sintesi per una condivisione unitaria, il sindacato non si fa (solo) con i volantini. Chi si pone fuori da questa logica sbaglia.

Nessuno di noi é stato interpellato prima della fusione tra Capitalia ed Unicredito. In Italia esiste la libera impresa, e sappiamo bene che le conseguenze di operazioni di questo tipo ricadono immediatamente su lavoratori e lavoratrici, il ruolo del sindacato è quello di evitare regionalismi e differenze senza penalizzare nessuno. In uno scenario sempre in movimento, prima la fusione
CAPITALIA UNICREDITO ora il progetto di banca unica, è sempre più difficile cercare equilibri e risposte chiare per tutelare lavoratrici e lavoratori.

Riteniamo di avere ricercato e sottoscritto buoni accordi, mantenendo gli assetti occupazionali e dando tutele anche ai giovani ed ai nuovi assunti in una fase dove queste sono le priorità. Tutto ciò grazie anche alla capacità dei colleghi e colleghe che hanno saputo per l’ennesima volta riconvertirsi, consentendo che il lavoro venisse distribuito nell’ottica della multi polarità.

Non vogliamo aggiungere alla miopia di chi difende esclusivamente il proprio “orticello”, l’ipocrisia di negare i problemi, tanti, che esistono in UGIS e ai quali dobbiamo trovare soluzione.

Il Sindacato è chiamato alle proprie responsabilità, sia nel Gruppo sia nella nostra Azienda. Non dobbiamo perdere di vista i principi del nostro ruolo ma nemmeno la coerenza necessaria per sostenerli.


Milano 24 Dicembre 2009 Le Segreterie di Coordinamento

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