Siamo sinceri, la situazione è straniante, non è allarmante, non è grave ma certo non è chiara.
In queste condizioni il Sindacato, doverosamente, raccoglie le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, in qualsiasi ruolo e a qualsiasi livello.
Sono soprattutto i colleghi che rivestono ruoli di sintesi a manifestare il proprio disorientamento: chiamati a reggere una situazione organizzativa più volte dichiarata in corso di revisione, senza che poi la riorganizzazione sia neppure iniziata; chiamati ad affrontare una difficile situazione di mercato, il rapporto con la clientela, le relazioni in bilico o che necessitano di una attenzione particolare, privi di un efficace sostegno da parte aziendale.
Incalzati con iniziative commerciali che mal si attagliano alla situazione attuale e talvolta in contraddizione con la nuova politica della “vicinanza alla clientela” e con la Responsabilità Sociale d’Impresa, l’esercizio della quale tanto gioverebbe all’Azienda (e al Gruppo) per risalire la china della reputazione. Per ora il termine giusto per descrivere il sentimento della gran parte dei colleghi è “disorientamento”.
In questi ultimi mesi il Sindacato ha posto all’attenzione dell’Azienda molteplici questioni:
-> l’applicazione concreta del Contratto Integrativo Aziendale;
-> la comunicazione, come da accordi, dei criteri per la classificazione delle filiali e per l’attribuzione delle facoltà deliberative (non è possibile dilazionare oltre la diffusa mancata attribuzione delle stesse ai colleghi ex Capitalia);
-> la definizione delle figure professionali della DG;
-> il riconoscimento degli inquadramenti maturati dai colleghi ex Capitalia;
-> l’attivazione della commissione inquadramenti per l’armonizzazione degli stessi, tenendo conto delle anzianità maturate nelle aziende di provenienza.
A queste si sono aggiunti, nelle ultime settimane, ulteriori temi sui quali è necessario un confronto in tempi brevi con l’Azienda:
-> consuntivo budget 2008;
-> mancata ufficializzazione del sistema premiante e degli obiettivi di budget 2009;
-> problematiche connesse alla valutazione delle prestazioni per l’anno 2008.
L’annunciata profonda riorganizzazione non deve assolutamente costituire motivo di ritardo nell’affrontare tutte le questioni in sospeso, la cui soluzione contribuirebbe a migliorare il clima aziendale.
Siamo sicuri che l’Azienda possa e debba fare di più, soprattutto in una fase di trasformazione come quella che stiamo vivendo, migliorando la propria capacità di comunicare e di ascoltare, comprendendo le tante problematiche dei colleghi e raccogliendo le proposte delle organizzazioni sindacali.
Le Segreterie di Coordinamento UCCB
Vol. nr. 3 – 24 aprile’09
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