IL FUTURO DI UPA/2

In data 26 Settembre si è tenuto il previsto incontro tra le OO.SS. e l’attuale Amministratore Delegato di Upa Sig.Miceli
La riunione, da noi richiesta, ha avuto come oggetto l’illustrazione, da parte dell’A.D., del progetto “One4all” ed una panoramica sull’evoluzione internazionale di Upa.
L’incontro è iniziato con un intervento delle OO.SS. che hanno sottolineato la necessità di una costante, puntuale, completa informativa e della gestione di corrette ed efficaci relazioni sindacali. Si tratta infatti di condizioni che riteniamo imprescindibili e che si rendono ancor più necessarie in una fase di trasformazione ed evoluzione come quella attualmente attraversata da Upa; l’Azienda ha condiviso questa valutazione e ha ribadito il suo impegno ad operare in questa direzione.
La presentazione dell’A.D. ha avuto inizio con l’illustrazione dell’attuale struttura organizzativa del “mondo delle operations del Gruppo” che è caratterizzata da diverse articolazioni in relazione al paese di riferimento e che, essenzialmente, vede la presenza di società di servizio dedicate in Italia e Romania (Upa), Austria (A.S.) e Repubblica Ceca (B.T.S.), mentre per quanto riguarda la Germania il back-office è ancora gestito all’interno della Banca (Hvb).
Il progetto “One4all”, che al momento attuale è ancora da definirsi come “work in progress”, prevederebbe la costituzione, a partire dai primi mesi del 2009, di una unica società di servizio in grado di svolgere le attività di back-office, inizialmente per Italia,Romania,Austria,Germania e Repubblica Ceca e successivamente (2010-2012) per tutti gli altri Paesi in cui è presente il Gruppo.
La nuova società, (Upa con la sua nuova ridenominazione), sarebbe caratterizzata da modelli organizzativi, operativi e procedurali che si evolveranno sulla base del modello dell’attuale Upa. Riteniamo che questa evoluzione potrebbe costituire per Upa ed i suoi Lavoratori una importante affermazione; le qualità professionali dei Lavoratori, l’eccellenza del servizio prestato, la conseguente “customer satisfaction”,l’approfondita conoscenza del sistema Eurosig e di metodi e processi di livello avanzato sono gli elementi di forza che caratterizzano questo successo.
Per quanto riguarda il complessivo assetto organizzativo la società sarebbe costituita, oltre che dalla realtà italiana, da Filiali in Germania, Romania e Polonia (quest’ultima si occuperebbe di parte delle lavorazioni di back-office di Germania e Austria), mentre in Austria e Repubblica Ceca è in corso un esame rispetto alla forma costitutiva sulla base di Leggi e regolamenti locali. E’ in corso inoltre una valutazione rispetto alle quote di partecipazione nella nuova società, detenuta al 100% da società del Gruppo: Unicredit, Hvb e Bank Austria. Questa società che conterà inizialmente su circa 7.000 Lavoratori si posizionerebbe per dimensioni e volumi al quinto posto tra le società europee del settore.
Alla fine del mese di Luglio la Capogruppo Unicredit ha provveduto a nominare il “Top Management” della nuova società . il Sig. L.Hatzidimoulas (ex resp.del back-office di Hvb) ricoprirà il ruolo di “C.E.O.” (Amministratore Delegato), il Sig. G.Krisch (ex G.M. di A.S.) quello di “ Deputy General Manager” (vice Direttore Generale) con funzioni di coordinamento della Produzione, il Sig. G.Miceli ricoprirà il ruolo di “Acting Deputy General Manager” (vice Direttore Generale Vicario) con funzioni di pianificazione, organizzazione e coordinamento, con valenza sovranazionale, dell’intera Produzione; auspichiamo e riteniamo indispensabile che questa importante funzione di gestione e di presidio, attribuita al “Top Manager” di Upa, permetta la giusta valorizzazione e la necessaria rilevante considerazione dei Lavoratori e delle attività del perimetro italiano; riteniamo inoltre necessario che il contributo dato dai Lavoratori allo sviluppo e alla crescita della società venga adeguatamente valorizzato.
Abbiamo espresso all’ A.D. tutte le nostre preoccupazioni rispetto al fatto che questa dimensione internazionale potrebbe attivare ulteriori meccanismi di delocalizzazione di attività finalizzati alla mera riduzione del costo del Lavoro; abbiamo ribadito con grande determinazione tutta la nostra assoluta contrarietà rispetto a questa eventualità che aggraverebbe una situazione già caratterizzata dalla necessità di ricollocazione degli esuberi rivenienti dalla integrazione Unicredit-Capitalia.
In attesa di valutare compiutamente e con il complesso degli strumenti a nostra disposizione tutto il progetto sulla base della sua attuazione, della sua realizzazione effettiva e soprattutto delle sue ricadute sui Lavoratori, riteniamo comunque positivo il fatto che, nello scenario internazionale della riorganizzazione delle operations di tutto il Gruppo, Upa ed i suoi Lavoratori stiano esercitando un ruolo da assoluti protagonisti.

Le Segreterie degli Organi di Coordinamento di Upa

01/10/2008

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