Lo sciopero del 1° settembre (29 agosto per le province di Treviso, Belluno, Gorizia e Trieste) ha visto una grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Banca.
Nessuna guerra dei numeri, ma un unico significativo inconfutabile dato: l’adesione allo sciopero, che mediamente ha sfiorato il 70% del personale in servizio nelle due giornate, ha fatto sì che oltre il 60% degli sportelli sull’intero territorio nazionale sia rimasto chiuso.
In molte zone la chiusura ha riguardato dall’80 al 100% degli sportelli!
Tra quelli aperti, la gran parte funzionava ad operatività ridotta, spesso con personale a tempo determinato, impropriamente utilizzato in funzione antisciopero.
Va ricordato che molti colleghi che lo avevano richiesto si sono visti negare la possibilità di modificare l’assenza da ferie a sciopero e che l’azienda si è successivamente rifiutata di fornire alle OO.SS. la percentuale degli assenti per ferie, atteggiamento che certo non depone a favore di positive relazioni sindacali!
In ogni caso i dati testimoniano, in modo inequivocabile, quanto tra i lavoratori e le lavoratrici di Unicredit Banca sia diffuso il profondo malessere da tempo denunciato dalle OO.SS.
E’ necessario che l’Azienda adotti una politica tesa a valorizzare e rispettare le persone e a ripristinare un clima lavorativo sostenibile.
“La sostenibilità” perché sia credibile, non può solamente essere enunciata nei documenti e ricordata nelle iniziative che durano un giorno, ma deve essere praticata nella vita lavorativa quotidiana.
La riuscita dello sciopero conferma la fondatezza dei motivi che hanno dato origine alla vertenza: le strategie aziendali devono tener conto delle esigenze dei lavoratori che non riguardano solo le carenze di organico e i ritmi pesanti, ma il contenuto stesso del lavoro, la sua qualità, la sua dignità.
Ora spetta all’Azienda dare risposte immediate, concrete e adeguate su questi temi che hanno pesanti riflessi sulla vita di ciascun collega, così come sul servizio alla clientela.
Da parte nostra continueremo il percorso avviato con lo sciopero, incalzando l’azienda con tutti gli strumenti a nostra disposizione!
Bologna, 4 settembre 2008
Dircredito – Fabi – Falcri – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Silcea – Sinfub – Ugl Credito – Uilca
Unicredit Banca – Segreterie di Coordinamento
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