Quando, a metà maggio è stato avviato il Nucleo di Tesoreria, ci è sorta qualche perplessità, sia sui tempi previsti per realizzare l’intero processo sia sul numero delle lavoratrici e dei lavoratori da adibire a tale attività.
Com’è possibile, ci siamo chiesti, realizzare in soli quindi giorni l’accentramento a livello provinciale delle attività di tesoreria-enti di Palermo, Messina e Catania, realtà queste più rilevanti e di maggiore complessità dell’intero settore?
Come è possibile, poi, accentrare a Palermo, in soli 20 giorni lavorativi (mese di giugno), tutti i Poli Provinciali nel neo costituito Nucleo di Tesoreria?
Come è possibile, inoltre, che soltanto 90 lavoratori (di cui il 50% senza alcuna esperienza specifica) possano gestire oltre 1200 servizi di cassa e tesoreria?
Le risposte a queste domande le troviamo nel caos totale in cui versa il Nucleo di Tesoreria, e ciò nonostante l’impegno senza riserve profuso dai colleghi ben oltre il normale orario di lavoro, per garantire la continuità di un servizio le cui inefficienze vanno ascritte alla sola responsabilità aziendale.
Basta entrare in uno qualsiasi degli Uffici del “Nucleo” per avere all’istante la sensazione di trovarsi in un moderno girone dantesco, meglio detto “open space”, in cui, in un assordante brusio, decine di lavoratori, come formiche disorientate vanno cercando mandati a destra e a manca nel caos più assoluto.
Anche le Filiali, dove i vari Enti intrattengono i rapporti di conto, sono in enorme difficoltà.
Da un canto, infatti, rappresentano l’interfaccia dei vari Enti, mentre dall’altro non sono in grado di fornire alcuna informazione agli stessi sullo stato di lavorazione dei mandati in quanto:
1) non hanno alcuna certezza che i mandati inviati al Nucleo siano giunti a destinazione (molto spesso sono costretti a fare fax di pagine e pagine );
2) non hanno contezza di chi li lavora e a chi fare riferimento per qualsiasi tipo di informazione.
Nel Nucleo Tesoreria manca, inoltre, una ‘organizzazione del lavoro sufficientemente razionale che preveda mansioni e carichi di lavoro esattamente individuati a cui corrispondano responsabilità ben delimitate.
Al contrario, per far fronte alle difficoltà sempre maggiori, frutto della incapacità di programmazione di chi ha sottovalutato la portata del progetto, ci si affida a estemporanee soluzioni, basate sull’individuazione di alcuni lavoratori con una consolidata esperienza nel settore, ai quali è stata attribuita la responsabilità (???) di alcune aree delle Sicilia e delle attività a queste correlate ed in più la funzione di formare, tramite affiancamento, i lavoratori provenienti da altri settori della Banca.
Sulla formazione e sull’individuazione dei lavoratori da destinare al Nucleo qualcosa va detto.
Come è possibile prevedere, infatti, una formazione, come quella erogata ai lavoratori del comparto (il 50% dei quali proviene da esperienze lavorative totalmente diverse), risicata nei tempi e nei contenuti e affidarsi alla tecnica dell’affiancamento per una materia così delicata e specialistica?
Per quale recondito motivo, non sono state prese in considerazione le richieste di trasferimento al Nucleo di alcuni lavoratori che pur operando nella Rete vantano competenze specifiche, mentre, invece, sono stati “sollecitati” altri che, più che per reale convincimento, probabilmente hanno accolto “l’invito” perché angosciati dalla paura di non avere alternative?
Quali sono, a questo proposito, i percorsi e i ruoli di riconversione per il personale altamente qualificato della rete che da anni, in via esclusiva e prevalente, è addetto al servizio?
E’ lampante che qualcosa nell’organizzazione non ha funzionato o perché il progetto iniziale ha subito delle forzature per “imprintig” del Gruppo o molto più semplicemente perché è stato portato avanti con superficialità e approssimazione.
In tutto questo, in data odierna, vi sarà la migrazione informatica sulla procedura target di tesoreria (T2) Unicredit che, stante le premesse, rappresenterà un ulteriore motivo di disagio per i lavoratori coinvolti.
Tale caotica situazione lavorativa non può perdurare. Alle problematiche evidenziate, considerata la delicatezza e specificità del comparto, vanno date immediate soluzioni.
Si sollecita pertanto, stante le comuni lamentazioni di altre OO.SS, un urgente incontro con l’Azienda, unitamente alle altre OO.SS., al fine di individuare soluzioni propedeutiche a ripristinare condizioni di lavoro serene e dignitose per il lavoratori coinvolti.
Palermo 14.07.2008
SEGRETERIA DI COORDINAMENTO
FISAC-CGIL
BANCO DI SICILIA SpA-UNICREDIT GROUP
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