INCONTRO DI VERIFICA SUL PIANO DI INCENTIVAZIONE ALL’ESODO

Nei giorni scorsi si è tenuto il programmato incontro di verifica degli effetti delle adesioni al piano di incentivazione all’esodo, previsto dall’accordo del 3 agosto 2007, e della successiva riapertura dei termini a seguito dell’entrata in vigore del “Protocollo Welfare”, approvato dalle Parti Sociali, che ha abolito, di fatto, lo “scalone” previsto dalla legge Maroni.

La raccolta delle adesioni al piano si è chiusa definitivamente il 28 marzo. Il
numero complessivo è 7.210 (di cui 3.633 di aziende appartenenti al Gruppo ex UniCredito e 3.577 di aziende appartenenti al Gruppo ex Capitalia) così ripartite:
n. 2.353 pensionamenti incentivati volontari per coloro che matureranno i requisiti ;
n. 4.857 richieste di ingresso al Fondo di Solidarietà.
La riapertura dei termini ha fatto registrare un incremento di 417 richieste. Alla data del 1 aprile 2008 sono già uscite 2.183 persone.

L’accordo del 3 agosto prevedeva:
un tetto di 5.000 unità delle quali 3.000 attraverso l’accesso al Fondo di solidarietà;
il criterio della precedenza nell’accesso al fondo alle richieste provenienti dalle cinque province nelle quali si determinerà il maggior numero di esuberi per effetto delle varie operazioni societarie e cioè: Milano, Roma, Palermo, Brescia, Reggio Emilia;
il criterio della maggior prossimità alla pensione per le altre province.

I dati indicano che le domande di accesso all’esodo provenient
i dalle cinque province sono complessivamente 3.115 e rappresentano il 43,2% del totale complessivo delle richieste di esodo, le quali saranno soddisfatte per intero.

Le domande eccedenti il tetto delle 3.000 concordato per l’accesso al Fondo di Solidarietà sono 1.857.

A questo punto l’Azienda ha la responsabilità di dare una risposta alle domande eccedenti.

La posizione del Sindacato al riguardo è molto chiara: è impensabile tenere in sospeso queste domande, creando così incertezza e disagio nel lavoratore, ma anche difficoltà gestionali nelle varie società.

Pertanto
le domande in eccesso dovranno essere accolte e l’accoglimento dovrà essere confermato al più presto agli interessati.

E’ chiaro che, in ogni caso,
tali ulteriori uscite dovranno essere compensate da correlate assunzioni da destinare alle realtà con maggiori sofferenze, in particolare alla rete, già ora in grande difficoltà per carenza di organico.

L’azienda ha, a questo punto, precisato che sarebbe opportuno attendere, prima di assumere decisioni definitive circa la risposta da dare alle domande eccedenti, quanto previsto in materia di organici dal futuro piano triennale che sarà approvato dal CDA della Capogruppo il 26 giugno 2008.

Il confronto proseguirà quindi nelle prossime settimane dopo che l’azienda avrà presentato alle Organizzazioni Sindacali ulteriori elementi di valutazione sul progetto di integrazione delle attività dell’ex gruppo Capitalia circa le sinergie derivanti dalle revisioni organizzative e dalla razionalizzazione delle strutture accentrate e della rete di sportelli.

Milano aprile 2008

Le Delegazioni di Gruppo

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