NOTIZIE DAL FRONTE: NESSUNA

Nel novembre dello scorso anno nel corso di un infelice incontro telematico, il portavoce del gruppo ha comunicato pubblicamente, senza troppi complimenti, l’elenco delle filiali che sarebbero state cedute per ottemperare agli obblighi imposti dall’Antitrust. Magari si trattato di una comunicazione dettata dalla necessità di essere coerente con i principi di TRASPARENZA contenuti nella carta di integrità; ma si sa che la coerenza rende spesso le scelte impopolari!!!

Peccato che la coerenza si fermi alle enunciazioni di principio: alla TRASPARENZA, infatti, non ha fatto seguito il RISPETTO delle persone.

Da allora, infatti, tutto tace! Da lunghi mesi le lavoratrici ed i lavoratori di quelle filiali (bruscamente estromessi dalla vita di gruppo) sono entrati nel limbo e nell’oblio e sono diventati dei “senza famiglia”, visto che non fanno più parte del Gruppo Unicredit e che non sono ancora stati individuati i nuovi proprietari.

L’incoerenza risulta ancora più evidente se si fa riferimento alla RECIPROCITA’; queste colleghe e questi colleghi, infatti, non condividono né le informazioni né le conoscenze, non hanno identità e non vengono ascoltati da nessuno e perciò vivono in un perenne stato di destabilizzante incertezza.

La filosofa Maria Zambrano afferma che le cose dette e non fatte sono prive di valore.

Chiediamo alla capogruppo: è questa l’applicazione pratica dei principi enunciati nella Carta di integrità? La cornice di valore cui è possibile fare ricorso nei momenti critici??

Sono forse questi i comportamenti che creano coesione superando i conflitti e i contrasti??

E’ questa la condizione di sostenibilità che permette di trasformare il profitto in valore per le persone??

I bollettini dal fronte durante la ritirata delle truppe napoleoniche dalla Russia finivano sempre con la seguente frase: LA SALUTE DELL’IMPERATORE NON E’ MAI STATA MIGLIORE.

Gli imperatori non riconoscono i propri errori e non chiedono scusa ai morti.

Allo stesso modo si comporta la Capogruppo, il cui agire troppo spesso tradisce la FIDUCIA riportata dalla carta di integrità su come tener fede alla parola data riconoscendo la possibilità dell’errore commesso in buona fede: ma in questo caso, probabilmente la buona fede non c’entra….

Palermo 7.3.2008

LA SEGRETERIA DI COORDINAMENTO

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