Il giorno 26.1.2007 è stato raggiunto l’accordo tra UNICREDIT GROUP e la Speciale Commissione di Negoziazione, in cui sono presenti i rappresentanti dei dipendenti del Gruppo di 16 paesi.
Si tratta di un risultato importantissimo che dota i 146.700 dipendenti del Gruppo presenti in circa 30 paesi europei (in gran parte dell’Europa dell’Est), di uno strumento di dialogo e confronto con la controparte, su sui temi che spaziano della valorizzazione delle risorse umane alla ristrutturazione su base europea delle attività del gruppo. Tale ristrutturazione è in corso, e subirà un’accelerazione nei prossimi mesi, ed è essenziale che essa venga governata da un organismo internazionale come il CAE, l’unico che può interloquire con la controparte sulle problematiche che superano i confini di un singolo paese. Tutto ciò al fine di tutelare al meglio l’occupazione e gli interessi dei dipendenti di UniCredit Group nei vari paesi europei.
L’accordo che è stato raggiunto è certamente il migliore degli accordi oggi esistenti in Italia e stabilisce su molti temi nuovi parametri di riferimento a livello europeo.
Questi i contenuti principali dell’accordo:
– L’accordo contiene una premessa che impegna UniCredit Group a comportamenti coerenti con la Responsabilità Sociale (tema del tutto assente dagli accordi CAE esistenti). Tale premessa riprende il testo dell’accordo con i Sindacati Italiani sulla Responsabilità Sociale del 16/6/2004 e un analogo accordo fatto da UNIFINANCE (il sindacato internazionale del settore finanziario) sull’argomento. La premessa prevede in particolare l’impegno da parte di UniCredit alla diffusione delle buone pratiche sociali in tutto il Gruppo. Si tratta di una novità assoluta per l’Europa, particolarmente importante per un Gruppo come il nostro presente in molti paesi nei quali le tutele sociali sono ancora deboli.
– Nel testo dell’accordo sono state inserite e sviluppate definizioni di “informazione e consultazione” che vanno ben oltre quelle contenute negli altri accordi esistenti in Europa e nella stessa direttiva europea sui CAE. Tali definizioni sono in linea con il recente “avviso comune” stipulato tra le Organizzazioni Sindacali italiane e le controparti datoriali, sul recepimento della direttiva europea sull’informazione e consultazione. Direttiva non ancora recepita dal legislatore italiano.
Tali definizioni consentiranno al CAE di acquisire tempestivamente le informazioni e rendere proficua la consultazione, arrivando anche, sulle materie relative alla responsabilità sociale quali: formazione e sviluppo professionale, pari opportunità, salute e sicurezza, ecc., a delle dichiarazioni congiunte che impegnano le parti in tutti i Paesi in cui è presente il Gruppo. Il capitolo delle dichiarazioni comuni rappresenta una novità assoluta nel panorama degli accordi CAE stipulati sin d’ora in Europa, stabilisce nuovi parametri di riferimento , fornendo la possibilità di sviluppare una comune visione dei problemi e la diffusione “buone pratiche” sociali in tutto il gruppo.
– L’ambito geografico del CAE è l’Europa tutta (compresi i paesi non facenti parte della U.E, come Russia e Turchia). Tutti i paesi in cui è presente UniCredit Group eleggeranno un adeguato numero di rappresentanti, che avranno il compito di rappresentare i lavoratori delle nazioni di provenienza.
– Un grande successo è stato l’ampliamento, rispetto alla Direttiva Europea, delle materie oggetto di informazione e consultazione. Sono state in particolare ampliate le materie relative alle ristrutturazioni, piani industriali, occupazione, ecc. e alla responsabilità sociale.
– Nel testo dell’accordo sono state previste due riunioni ordinarie del Plenum del CAE all’anno e altre due in presenza di eventi straordinari. Anche in questo caso sono stati fissati nuovi parametri a livello europeo, in quanto nei Cae esistenti generalmente ci si limita ad una sola riunione l’anno e le riunioni straordinarie sono previste solo con il Comitato Ristretto del CAE. La possibilità di quattro riunioni del plenum all’anno è veramente un risultato di rilievo, lo diventa ancor di più, considerando il fatto che, è stata ottenuta la possibilità di un ulteriore incontro di consultazione qualora nel corso del primo incontro non si siano trovate convergenze sull’argomento in questione. Il processo descritto rafforza, insieme alle dichiarazioni comuni, le procedure di informazione e consultazione.
– La lingua ufficiale del CAE è l’italiano ma è previsto l’interpretariato anche per altre lingue: inglese, tedesco e polacco e ulteriori necessità verranno valutate.
– Il Cae potrà avvalersi di esperti di cui uno sarà stabilmente UNIFINANCE, riconoscendo così in modo esplicito il ruolo dell’organizzazione sindacale internazionale del settore.
– Viene prevista una formazione concordata tra le parti per i membri CAE e un apposito seminario all’inizio di ogni mandato dei componenti del CAE
– Per i rappresentanti del Cae sono previste le stesse tutele di cui godono i rappresentanti sindacali dei paesi da cui provengono. E’ stato tuttavia esplicitamente previsto il divieto di licenziamento e di trasferimento, anche qualora le leggi dei vari paesi non lo prevedano. Quanto sopra è un risultato di grande valore, non presente in altri accordi, ma che abbiamo ritenuto irrinunciabile, visto il radicamento di UniCredito in paesi dove le garanzie per i rappresentanti dei lavoratori, sono al momento deboli.
Riteniamo quindi di aver stipulato un accordo ricco di contenuti, non un accordo per abbellire “la vetrina” internazionale del Gruppo. Una intesa che legittima il CAE come strumento per una più complessiva e condivisa “governance” del Gruppo.
La concreta applicazione dell’accordo è la sfida che si apre adesso, con l’obiettivo di assicurare al Gruppo una crescita in EUROPA che garantisca tutela dell’occupazione, rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, equità, e valorizzazione dell’immenso patrimonio umano di UniCredit Group.
Milano 26 gennaio 2007
La Speciale Commissione di Negoziazione rappresentativa dei Dipendenti di UniCredit Group di
Italia, Germania, Austria, Irlanda, Polonia, Cekia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Lussemburgo, Gran Bretagna, Grecia, Francia, Lituania, Estonia, Lettonia.
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