Il giorno 14 giugno u.s. si è tenuta la procedura relativa alla cessione di ramo d’azienda
denominato “Realizzazione e manutenzione tecnologie di sicurezza”.
Agli effetti di tale accordo, i lavoratori interessati sarebbero dovuti confluire in U.R.E. a partire dal 1 Luglio scorso.
Le OO.SS hanno espresso la loro perplessità su questa operazione, già dal momento del suo concepimento, perché non erano ben determinati i confini dell’operazione medesima.
L’Azienda rispondeva che i confini erano dati dal perimetro dei contratti di servizio e, circa i dubbi espressi dal Sindacato, esplicitati anche nel corso della procedura, in merito alla possibilità della cessione dei contratti, rassicurava dicendo che tutto era stato preso in considerazione e risultava a norma di legge.
Evidentemente non tutto era “sotto controllo” se il giorno 30/6 l’Azienda comunicava, in tutta fretta, alle OO.SS lo slittamento degli effetti della procedura sui lavoratori coinvolti.
A richiesta di maggiori chiarimenti da parte delle OO.SS., l’Azienda, in occasione dell’incontro del 7 luglio u.s., ha reso noto quanto segue:
l’Ufficio Legale sta lavorando alla stesura di un contratto globale di servizio, con lo scopo di evitare il frazionamento dei contratti che, attualmente, regolano sia la manutenzione ordinaria/straordinaria che la progettazione, attività quest’ultima che rimarrà di competenza di U.O. Sicurezza. Rispetto al progetto iniziale, l’unica variazione di rilievo sarà che i due colleghi dell’amministrazione rimarranno in UCI. Le previsioni sono di uno slittamento ad agosto/settembre, partenza definitiva del progetto.
Le OO.SS. scriventi hanno sottolineato la superficialità con cui è stata condotta la sopra citata operazione, superficialità che ha creato disagio e preoccupazione in misura ancora maggiore rispetto a quanto normalmente percepito dai lavoratori in occasione di analoghe operazioni.
Anche in questa occasione le OO.SS. hanno ribadito la centralità del lavoratore nelle, sempre più frequenti, operazioni societarie, centralità contenuta nel Protocollo sullo Sviluppo Sostenibile e Compatibile del 16 giugno 2004 e facente parte a tutti gli effetti del Contratto Nazionale.
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