Clima aziendale

A seguito di numerose segnalazioni pervenute da colleghi operanti in differenti aree della Capogruppo, le scriventi OO.SS. facendosi carico della problematica, in assenza di una preventiva informativa aziendale, hanno chiesto ed ottenuto un incontro il 18 aprile u.s. con i responsabili aziendali, i quali hanno fornito i seguenti chiarimenti.

Il progetto “Quota 700”, presentato nel luglio 2004, si è via via intersecato con altri piani di lavoro:
i progetti della Divisione GBS che persegue trasversalmente più strutture;
il Piano Industriale UniCredito Italiano 2004/07;
lo studio affidato a Cost Management.
Tutti i progetti, secondo ottiche diverse, hanno l’obiettivo di evitare dispersioni e sovrapposizioni di attività (verificatisi con l’attuazione del progetto “S3”), attraverso l’efficientamento dei sistemi operativi, dei metodi di lavoro e delle risorse presenti.

Il programma di riorganizzazione ha avuto inizio nel gennaio di quest’anno e, presumibilmente, si protrarrà per un periodo non inferiore ai due anni. Il processo in corso sta interessando le aree di Organizzazione e Qualità, Sicurezza -che sarà anche oggetto di una cessione di ramo d’azienda ed in merito seguirà una comunicazione sindacale ad hoc-, sarà poi la volta di Gestione Acquisti, Direzione Risorse e via via il resto della Capogruppo.

Gestione aziendale del programma : modalità

il risultato di valutazioni ed analisi delle U.O. interessate, quantifica il risparmio delle risorse;
il Capo Servizio individua i nominativi da mettere a disposizione. Dopo un colloquio con gli stessi ricercandone possibilmente la disponibilità al cambiamento, li segnala a Direzione Risorse;
Direzione Risorse convoca il collega e, dopo un colloquio corretto, gli assegna la nuova destinazione, previo confronto con il nuovo Capo Servizio;
il tutto deve avvenire, da parte dei diretti responsabili con sensibilità, trasparenza e tempestività, per evitare ansia ai colleghi interessati;
in funzione dei predetti processi di riconversione e/o riqualificazione del personale è previsto un corso propedeutico al cambiamento. Il messaggio di questo percorso formativo è: vivere il cambiamento come una situazione di normalità, ormai presente in quasi tutte le realtà lavorative, interne ed esterne al Gruppo. Non deve essere considerato né una bocciatura né un accantonamento, ma un’opportunità.

Queste OO.SS ritengono bilanciato e corretto l’iter procedurale, così come descritto dall’Azienda. Infatti, se applicato correttamente dovrebbe riuscire a soddisfare sia l’esigenza di ricollocamento e riconversione del personale, che a riconoscere quella dignità e quel rispetto che i colleghi si sono meritati sul campo in questi anni di grandi trasformazioni. Tant’è che nel Bilancio Sociale Ambientale 2003, anno del progetto S3, l’Azienda stessa tra l’altro dichiara:
‘La “macchina” ha funzionato come non era facile neppure sperare,
a riprova della qualità professionale e umana delle
risorse di cui il Gruppo dispone. Ma lo sforzo è stato straordinario’

Purtroppo, la realtà quotidiana non è sempre questa, prova ne sono il malumore ed il disagio diffusi tra i colleghi.

Nelle aree coinvolte dai processi di riorganizzazione l’informazione è pressoché nulla.
Per questa ragione, i colleghi vivono con ansia e preoccupazione, a volte ingiustificate e quindi evitabili, l’incombere di avvenimenti che cambieranno il percorso professionale ed, in alcuni casi, avranno ripercussioni anche sulla vita privata. Questi sono i concetti e le preoccupazioni che abbiamo espresso all’Azienda nel corso dell’incontro, insieme al fermo invito a prestare una tempestiva informativa ai colleghi e alla richiesta di garantire, a tutte le persone coinvolte, la partecipazione al corso sul “cambiamento”.

Si ritiene essenziale aver preso conoscenza e condiviso la linea di condotta ufficiale dell’Azienda. Si avrà così la possibilità di vigilare ed intervenire concretamente, al ricevimento di segnalazioni da parte dei colleghi, nei casi di comportamenti che si discostino dalla “regola” aziendale.

In questo “clima”, non deve essere dimenticato il tema sempre più scottante del lavoro straordinario (portato all’attenzione di Azienda e colleghi con il comunicato sindacale del 30 aprile dello scorso anno e del 15 aprile u.s. “Stra…ordinario”) in merito al quale l’Azienda, sottoscrivendo con le OO.SS l’Accordo sul Piano Industriale 2004/07, si impegna a contenerne il ricorso.

Il compito delle OO.SS. è quello di dare riferimenti certi a tutti i colleghi. Ma non solo: l’intervento presso l’Azienda è stato diretto affinché la descritta “Gestione aziendale del programma: modalità”, sia applicata ricercando sempre la volontarietà ed il consenso del lavoratore, rispettandone il percorso professionale e le esigenze personali, senza indebite pressioni e senza decisioni unilaterali.

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