Formazione 2004/2005

In data 29.03.2005 si è tenuto un incontro con la direzione di UPA avente per oggetto la formazione.

E’ un argomento al quale abbiamo sempre dedicato particolare attenzione, non solo per ragioni in qualche modo tradizionali, ma anche perché riteniamo che, nella generale revisione dei perimetri di competenza tra le differenti Società del gruppo, Upa possa giocare alcune delle sue carte migliori proprio nel proporsi e nel confermarsi (oltre che come centro della produzione), anche quale centro di formazione al servizio del Gruppo medesimo.

L’azienda ha presentato una sintesi della formazione erogata nel 2004 e l’offerta formativa per il 2005.

Destinatario della formazione aziendale è stato tutto il personale a tempo indeterminato e determinato, i lavoratori temporanei (interinali) e gli stagisti.

Sono state erogate 85.288 ore di formazione (sono escluse quelle erogate ad interinali e stagisti) che hanno coinvolto 2.151 persone. Dato significativo anche se risente della formazione relativa ai corsi quali quello sulla salute e sicurezza.

Tale formazione si è articolata su un catalogo interno ( che dai preventivati 124 corsi a iscrizione libera è salito a 203 nel 2004 per ristabilizzarsi a 165 per il 2005), su strumenti di formazione a distanza (Ucilearning, CD Rom) e su corsi esterni tecnici e manageriali.
Il dato più evidente per il 2004 è quello dell’incremento del 37% del monte ore di formazione erogata: decisivi sono stati i corsi di formazione linguistica e quelli destinati al personale delle Tesorerie. Si tratta, è giusto ricordarlo, di Corsi tenuti in virtù di importanti accordi con il Sindacato e il cui costo del lavoro è finanziato con le prestazioni ordinarie del Fondo (DM 158/2000).

Nel 2005 avremo un nuovo catalogo Unicredit Management Banking Accademy e alcuni progetti speciali: corso manageriale sulla leadership (4 giornate complessive); formazione linguistica destinata alle P.U. Applicativi di Sintesi, Incassi e Pagamenti ed agli uffici di Governance; formazione dei formatori interni (sono ormai 181 distribuiti sui vari Poli); formazione nelle aree motivazionali; prosecuzione del progetto Development Centre; un progetto speciale (che accoglie alcune nostre precedenti richieste) per mappare le esigenze formative del personale con disabilità nella comunicazione ( non udenti).

Per quanto riguarda la famosa questione dei Corsi sulla Sicurezza, sulla Privacy e sull’Antiriciclaggio, riproposti con cadenza annuale, resta una forte differenziazione sulla interpretazione da dare al termine “obbligatorietà”. L’Azienda tende a considerare i corsi obbligatori (anche se poi preferisce essa stessa usare il termine “vivamente consigliati”), mentre per noi è obbligatorio solo il metterli a disposizione dei colleghi. Se così non fosse si entrerebbe in evidente conflitto con la volontarietà del percorso formativo. Abbiamo però chiarito che, siccome i corsi non sono cambiati rispetto agli anni passati, saranno ora chiamati a svolgerli soltanto i colleghi che non li avessero finora mai fatti.

Nel corso dell’incontro abbiamo avuto conferme sulla prosecuzione del progetto che vede Upa soggetto erogatore di formazione di base alle altre Società del Gruppo. È stato confermato, infatti, che la sperimentazione del corso “neo assunti” per Banca d’Impresa (per quanto ora difficilmente ripetibile, visto il particolare momento attraversato dal Gruppo sul piano delle nuove assunzioni) ha avuto esiti positivi sia in termini organizzativi sia per i partecipanti (stagisti) che in buon numero sono stati poi assunti. Inoltre abbiamo sollecitato l’azienda a porre particolare attenzione ai colleghi interessati a cambiamento d’ufficio, predisponendo per loro specifici corsi di riqualificazione.

In un quadro che, nei precedenti nostri comunicati, abbiamo più volte criticato nei suoi singoli aspetti, ma che presenta un impianto complessivamente buono (in modo particolare per la rinnovata attenzione ai lavoratori non udenti), sottolineiamo due aspetti critici:

=> la reale autonomia della scelta dei corsi da parte dei colleghi (spesso l’azione di indirizzo esercitata nel consigliare i corsi ha dissuaso i lavoratori dall’affrontare argomenti, magari stimolanti, ma non direttamente collegati all’attività lavorativa prestata); a questo proposito, invitiamo comunque i colleghi a non rinunciare alle opportunità che il catalogo propone;
l
=> a necessità di affiancare ai corsi offerti uno strumento che consenta al singolo lavoratore, ma anche all’azienda, di “progettare” un percorso formativo che tenga conto delle competenze possedute e che consenta di arricchire il proprio bagaglio in funzione di una crescita professionale. E’ proprio il nostro Contratto che “mette insieme” corsi, sviluppo professionale e percorsi di carriera. Nel progetto presentatoci, questo specifico punto non è stato recepito.

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