Con riferimento all’istituzione del nuovo ruolo di “Assistente di Filiale” si è svolto in questi giorni uno specifico incontro fra le SAS FALCRI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA DIRCREDITO e la Direzione del Personale di UniCredit Banca d’Impresa.
L’incontro da noi sollecitato mirava a puntualizzare i contenuti della circolare n.360/1 del 29.11.04 in quanto uscita senza il nostro preventivo coinvolgimento nonostante, proprio con riferimento all’evoluzione delle strutture e dei ruoli professionali, fin dall’aprile di quest’anno, come sindacato, avessimo presentato all’Azienda alcune proposte e sollecitato più volte il confronto sulle decisioni in corso di maturazione, in particolare per quanto concerne l’ambito estero.
Inoltre dalla rete alcuni Colleghi e Colleghe interessate (sono circa 170 gli Assistenti Estero e 110 gli Addetti Amministrativo Contabili) ci evidenziavano che qualche zelante superiore gerarchico voleva attivarsi in modo affrettato e burocratico nel recepire l’innovazione, per lo meno in alcune Regioni Commerciali.
L’incontro, quindi, si è rivelato una buona occasione per chiarire i vari aspetti della questione.
Dalle parole dei nostri interlocutori abbiamo appreso che la circolare sopra richiamata intende semplicemente anticipare l’istituzione del nuovo ruolo, la cui realizzazione pratica troverà applicazione entro il 2005.
Le valutazioni aziendali che hanno portato a questa evoluzione organizzativa e professionale (che consideriamo semplificatrice ma anche interessante, soprattutto per le risorse più giovani) sono di vario tipo: a) il consistente calo di attività in una serie di centri estero merci; b) i prossimi cambiamenti di normativa ed organizzativi rispetto ai bonifici estero (luglio 2005); c) l’esigenza di fare chiarezza professionale nell’ambito del lavoro svolto dagli attuali Assistenti Estero; d) l’esigenza di ampliare ed arricchire le mansioni iniziali, realizzando percorsi professionali più chiari e lineari.
Anche se questo nuovo ruolo rappresenta il livello professionale iniziale di rete, non è prevista la sua presenza in tutte le filiali (quindi, laddove non presente tale figura, le relative funzioni continueranno ad essere svolte dagli assistenti corporate).
Nelle prossime settimane i R.O.R. ed i Responsabili di Filiale saranno impegnati a verificare il tipo di lavoro svolto e le caratteristiche di ciascuno dei circa 280 Lavoratori/Lavoratrici coinvolti.
Nell’ambito di questa verifica, i possibili casi di evoluzione degli Assistenti Estero sono tre:
Addetto Estero Merci = per chi già faceva operazioni di 1° livello (situazione che riguarda, ad es., parecchie risorse della Lombardia) vi sarà l’assegnazione in carico al C.E.M. competente, rimanendo fisicamente nella filiale in cui si opera;
Assistente Corporate = nei casi in cui già si svolgevano anche attività del settore crediti, o se ne ravvisi l’opportunità, vi sarà l’assegnazione ad un ruolo più specializzato;
Assistente di Filiale = per chi svolgeva attività prevalentemente esecutiva vi sarà l’assegnazione al nuovo ruolo che assorbe in sé anche le precedenti funzioni di addetto amministrativo contabile (a tale ruolo saranno assegnati anche coloro che attualmente svolgono funzioni di carattere amministrativo ed esecutivo; le figure di “Esecutivo Contabile” e di “Supporto Esecutivo”, del tutto residuali in azienda, permarranno).
Il Comparto Formazione e Sviluppo è già al lavoro per la predisposizione di specifici corsi per supportare tutte le risorse coinvolte nell’avvio del nuovo ruolo. Vi saranno anche opportuni affiancamenti in filiale, in particolare laddove ci sono i PAF.
Nei primi mesi del 2005 (febbraio/marzo) inizierà l’inquadramento formale degli interessati nei nuovi ruoli e, successivamente, si darà avvio alla fase di concreta realizzazione del ruolo.
Fin qui, l’illustrazione aziendale.
Forti dell’esperienza dei due anni trascorsi, abbiamo sottolineato l’esigenza di porre la dovuta attenzione alle diverse problematiche di riqualificazione del personale, senza dimenticare le modalità ed i termini con cui lo stesso era stato assegnato nelle diverse realtà di rete in cui si trova ad operare e soprattutto di evitare la dispersione delle professionalità fin qui acquisite.
A fronte delle nostre raccomandazioni di gestire con buon senso le possibili difficoltà delle risorse coinvolte, i Rappresentanti la Direzione hanno escluso fenomeni di mobilità territoriale e qualsiasi altro tipo di penalizzazione, sia dal punto di vista professionale che salariale (M.B.O. compreso).
E’ stata concordata l’effettuazione di un incontro di verifica e/o monitoraggio fra le parti sulla fase gestionale da collocare verso la fine di febbraio 2005, ferma restando la possibilità d’intervento dei Segretari R.S.A. locali in tutte quelle situazioni in cui dovessero sorgere particolari esigenze (riguardo a ciò invitiamo i Colleghi e le Colleghe a contattarci prontamente per segnalarci qualsiasi eventuale problematica).
Nel corso dell’incontro abbiamo richiesto di effettuare entro la fine dell’anno un’apposita verifica sull’attività formativa finora svolta in relazione al dettato contrattuale ed al catalogo aziendale, nonché sui corsi di addestramento indirizzati al personale di nuova assunzione del 2003 e del 2004: al riguardo, infatti, ci pervengono dalla rete notizie alquanto contraddittorie che non ci permettono di avere un quadro confortante ed univoco sui tempi e sulla validità di quanto finora realizzato. Ci è stata confermata la disponibilità ad effettuare tale incontro, non appena possibile.
Abbiamo inoltre richiesto di avere un primo bilancio sulla sperimentazione relativa al Progetto P.M.I. in corso presso 22 filiali. Con riferimento a questa iniziativa-pilota (il cui periodo originario di valenza era stato stabilito dall’1.05.04 al 30.11.04) ci è stato risposto che è del tutto prematuro fare un punto della situazione in quanto, fra gli addetti ai lavori, è in corso un dibattito rispetto al futuro modello di servizio che si vuole affidare ai gestori nella relazione con le imprese: si sta, infatti, riflettendo se, ai fini di un migliore sviluppo commerciale, convenga di più focalizzarsi sulle aziende in termini di fatturato (grandi, medie, piccole) o se, invece, non sia meglio farlo dal punto di vista del tipo di penetrazione. Forse uno stimolo a decidere rispetto alle sperimentazioni ed innovazioni organizzative in cantiere arriverà con il nuovo piano triennale 2004/2007. Per parte nostra rileviamo come, a distanza di due anni dall’avvio di UniCredit Banca d’Impresa, resti ancora molto da fare per omogeneizzare e rafforzare l’organizzazione del lavoro nei territori delle quattro Direzioni Regionali.
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