Riconoscendo la validità della nostra proposta, l’azienda ha attivato, in questi giorni, la richiesta di “firma elettronica” per certificare l’avvenuta lettura della normativa, ovvero delle Circolari e delle Disposizioni di maggior pertinenza allo svolgimento quotidiano dell’attività lavorativa.
Come già scritto nell’ottobre scorso, sollecitiamo tutti i colleghi al completo rispetto della normativa tutta (ovviamente, comprendendo questa ultima, nonché le future …) in ogni ambito della vita lavorativa, senza accettare scorciatoie o praticare sconti ma recuperando il tempo per la lettura e la conoscenza di circolari e comunicazioni varie.
La lettura e la comprensione della normativa è, infatti, parte integrante dell’attività lavorativa di ciascuno di noi; come più volte sottolineato all’azienda, ribadiamo che deve essere concesso al dipendente il tempo necessario per la conoscenza della normativa, preferibilmente in orario di lavoro.
Non fatevi “forzare” la … firma.
Firmare vuol dire essere a conoscenza, quindi perseguibili per ogni mancato adempimento previsto dalla normativa, per ogni atteggiamento non conforme alla stessa.
Riteniamo opportuno ribadire che tutti i dipendenti devono LEGGERE la normativa prima di firmarla e devono OSSERVARLA scrupolosamente.
Farsi abbagliare da rutilanti compensi di provvigione (leggasi pure incentivi MBO legati al raggiungimento di volumi di vendita …) rappresenta il primo errore di un dipendente, il quale di conseguenza, tralasciando la necessaria parte amministrativa e burocratica del proprio lavoro, potrebbe sorvolare sui propri scrupoli etici e morali, concentrandosi solo ad “arrivare a budget”, senza tenere nella dovuta considerazione il percorso che dovrà compiere, i rischi che dovrà correre, le manchevolezze che dovrà porre in essere.
Se questa azienda deve avere un’anima, quest’anima deve essere garante del comportamento etico e corretto che ognuno di noi deve tenere, quest’anima deve avere come primo e principale fulcro il rispetto per la persona, sia essa dipendente o sia essa cliente, quest’anima deve essere il nostro “grillo parlante”, continuo stimolo a lavorare con le persone e per le persone, anziché con il denaro e per il denaro. Pinocchio ognuno lo veda dove crede!
Ribadiamo qui la richiesta, già formulata nelle opportune sedi della Direzione Risorse (di cui auspichiamo una ridenominazione che sia più rispettosa dell’anima di questa banca), che ogni Responsabile di qualsivoglia livello sia rispettoso del diritto di chi lavora a leggere attentamente la normativa vigente, pur vigilando sul dovere di ottemperare a tale obbligo.
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