La vertenza aperta con UniCredit Banca e conclusasi positivamente con l’accordo del 25 maggio u.s. prevede, tra l’altro, la riapertura della procedura del sistema di valutazione per tutti coloro che nel 2003 hanno fatto registrare un giudizio di sintesi inferiore a quello del 2002. Si apre quindi la delicata fase di gestione dell’accordo.
Ricordiamo ai colleghi che da venerdì 11 giugno è stata pubblicata sul Portale (in Area Gestione Risorse, menù Valutazione) una comunicazione, riservata a tutti coloro che hanno avuto un abbassamento della valutazione professionale 2003, contenente le modalità per accedere al nuovo colloquio di valutazione, così come previsto dal Verbale d’incontro del 25 maggio scorso.
Precisiamo che la comunicazione aziendale non riguarda coloro che hanno già effettuato il ricorso, ex art. 57 CCNL, o che intendono attivarlo in questi giorni, sempre nei termini dei 15 giorni dalla comunicazione del giudizio professionale, per i quali si dovrà concludere con l’iter previsto dal CCNL.
Dal testo della lettera però non emergono con sufficiente chiarezza gli elementi di novità e di opportunità offerti dalla nuova procedura. L’accordo del 25 maggio contiene infatti l’impegno della banca a riaprire per tutti la procedura con il proprio valutatore, alla presenza di un rappresentante sindacale qualora richiesta dall’interessato, introducendo il diritto del lavoratore ad essere intrattenuto per una nuova valutazione delle prestazioni del 2003.
Lo scopo del nuovo colloquio non è quindi quello di ripetere semplicemente lo svolgimento della precedente valutazione, ma di fare assumere nuovi elementi al fine di arrivare ad una valutazione più consona alla realtà.
A termine del colloquio di riesame del giudizio l’interessato dovrà esprimere la propria condivisione o meno. In caso di non condivisione il giudizio sarà sterilizzato e non produrrà alcun effetto normativo od economico.
In questo caso, se il giudizio per il 2004 sarà migliore, quest’ultimo varrà anche per il 2003 (escluso il caso d’inadeguato).
Lo strumento predisposto dalla Direzione contiene anche la possibilità per il lavoratore di rinunciare di avvalersi della procedura e delle opportunità dell’accordo, con il palese intento di disincentivare l’adesione.
Le scriventi Oo.Ss. viceversa ribadiscono che l’accordo contiene l’obbligatorietà della procedura ed il diritto del lavoratore ad essere nuovamente valutato, nel rispetto di quanto liberamente concordato e stabilito.
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