=> Bilancio dell’attività formativa del 2003:
sia le ore complessivamente erogate (oltre 63.000) che i colleghi interessati (2012) e le ore di formazione medie pro-capite (30,9) sono caratterizzate da un andamento positivo che pensiamo derivi, almeno in parte, dal recepimento di una serie di osservazioni da noi a suo tempo avanzate (lo scarso interesse di molti corsi, qualche tentativo di disincentivare corsi non conformi ai profili professionali dei colleghi, lo squilibrio tra affiancamento e formazione in aula). Abbiamo sottolineato la necessità di prestare particolare attenzione alle necessità di alcune fasce di colleghi (ipovedenti, audiolesi).
=> Offerta formativa per il 2004:
l’offerta, secondo un’apprezzabile consuetudine aziendale, vede come destinatari anche i colleghi a tempo determinato ed interinali; si articola su un catalogo di 124 corsi interni ad iscrizione libera (il cui collegamento con le reali necessità formative non è però sempre chiarissimo), su possibili iniziative di formazione a distanza (non in aula), su corsi specialistici interaziendali e manageriali e prevede il rinnovo delle 20 ore di collegamento gratuito al portale UCI Learning (da effettuare fuori dall’orario di lavoro) con supporto di CD Rom.
Molto si è discusso sui tre corsi di formazione a distanza (antiriciclaggio, privacy, salute e sicurezza) presenti ora nel portale. L’Azienda li considera obbligatori e li pone a carico del primo “pacchetto” delle 24 ore previsto dal Contratto. Noi, abbiamo ricordato la gravosità di questi corsi (la cui utilità formativa sfugge ai più); ne abbiamo contestato l’obbligatorietà, che appare in contrasto con il principio di libera definizione del percorso formativo previsto dal Contratto (l’obbligo dovrebbe essere eventualmente quello aziendale nel metterli a disposizione dei colleghi); ne abbiamo contestato l’inserimento nel pacchetto delle 24 ore e dunque il fatto che questi corsi vengano considerati “formazione” a tutti gli effetti ed i dati vengano così distorti. Abbiamo inoltre richiesto nuove garanzie di privacy sui punteggi ottenuti dai singoli colleghi, messa in forse da qualche avventata affermazione che abbiamo raccolto nei Poli. Su questi argomenti il confronto non è esaurito.
L’Azienda ci ha inoltre proposto un accordo che renda possibile l’utilizzo della quota ordinaria del Fondo di Solidarietà per programmi formativi. Si tratta della quota aziendale di quel famoso 0,50%, generato dallo 0,125% a carico del lavoratore (che ci vediamo trattenuto tutti i mesi in busta paga) e dallo 0,375% a carico del datore di lavoro. La proposta aziendale prevede due progetti: un intervento formativo di 5.000 ore per i 400 lavoratori delle Tesorerie (su normativa di base, servizi di tesoreria e cassa, rapporti con Bankitalia e revisori dei conti, entrate e spese degli Enti, nuovi applicativi) ed un intervento di formazione linguistica (Inglese) : 15.000 ore per i 750 colleghi delle PU Estero, Titoli e Finanza.
E’ la prima volta che questa proposta ci viene avanzata. Abbiamo da subito richiesto alcune garanzie per i colleghi in particolari situazioni (part-time); che ci vengano forniti dati ulteriori (lavoratori coinvolti divisi per fascia di età, genere, Sede, PU, qualifica) e che si preveda, per il futuro, il coinvolgimento di colleghi ora esclusi. Ci siamo riservati di fornire una risposta complessiva nel momento in cui saranno definitivamente chiariti i punti ancora oscuri.
Mense: è sostanzialmente risolta la situazione di Bologna (il nuovo gestore diventerà operativo dal 3 marzo); più complessa quella di Verona, per la cui soluzione il Gruppo sta comunque operando.
Da parte nostra abbiamo chiesto il ripristino del controllo mensa nei Poli di Verona, Bologna e Torino. UPA si è dichiarata interessata a risolvere la questione insieme con le altre Società del Gruppo che fruiscono del servizio.
Quota forfettaria dei QD1 e QD2: nel 2003 sono state accolte tutte le 101 segnalazioni finalizzate all’ottenimento del raddoppio delle quote forfettarie. Il dato è di per sé interessante. Abbiamo comunque ricordato ad UPA di non avere mai condiviso l’impostazione aziendale su questo argomento: né il fatto che venga individuato in 200 ore il limite minimo che fa scattare il raddoppio delle quote ( e chi ha 190 ore?) né il fatto che si introduca un principio di congruità delle prestazioni cui il Contratto non fa cenno.
=> Fumo:
Holding ( e di conseguenze tutte le Società del Gruppo) si stanno rapidamente orientando verso il divieto assoluto e generalizzato di fumo negli spazi interni. E’un fatto importante ma delicato, da gestire con attenzione. Abbiamo chiesto che tutte le circolari prodotte vengano rapidamente portate a conoscenza dei colleghi e che l’intera operazione venga condotta in uno spirito di civile rispetto delle esigenze di tutti.
=> Ferie arretrate:
una circolare INPS di qualche anno fa impone che, sulle ferie arretrate per più di 18 mesi, vengano pagati contributi sia da parte del lavoratore che da parte delle Aziende. Nascono da qui alcune pressioni esercitate su quei (pochi) lavoratori che si trovano in queste condizioni.
Previdenza complementare per gli ex Esattoriali della C.R.Trieste transitati in UPA: abbiamo concordato le modalità di recepimento in UPA di un precedente accordo che tutela al meglio questi lavoratori (una decina ).
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Giovedì 4 marzo si terrà l’incontro, da noi richiesto, sulla ristrutturazione dell’Area Estero. Ci auguriamo così di poter dare almeno una prima risposta alle forti preoccupazioni espresse da molti colleghi ed alimentate da un susseguirsi incontrollato di voci contradditorie.
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