In data 28/11/2003 abbiamo consegnato all’Azienda una lettera nella quale abbiamo chiesto l’attivazione delle previsioni contenute nell’art. 75, ultimo comma, del vigente Contratto Nazionale di lavoro 11 luglio 1999 in materia di Inquadramento del personale (cosiddetta “norma aperta”). Tale norma prevede la possibilità di concordare appositi inquadramenti per nuove figure professionali o per modifiche di quelle esistenti per effetto di cambiamenti organizzativi.
Elenchiamo di seguito le nuove figure professionali e/o quelle coinvolte dalle modifiche organizzative rivenienti dalla realizzazione del Progetto S3 e le relative richieste di inquadramento.
-> Sviluppatore: Quadro Direttivo di II livello dopo tre anni;
-> Consulente Small Business: Quadro Direttivo di II livello dopo due anni.
-> Direttore dei cosiddetti Sportelli Leggeri definiti come tali nelle ex banche d’origine e limitatamente a quelli: Quadro Direttivo di I livello. Come noto per tutti gli altri Sportelli l’inquadramento minimo previsto dal vigente Contratto Integrativo Aziendale è Quadro Direttivo di II livello;
-> Responsabili Organizzazione Locale:
– individuazione dei criteri utili a definire i Mercati a maggiore complessità organizzativa ai fini dell’inquadramento a Quadro Direttivo di III livello;
– riduzione dei tempi previsti per il conseguimento dell’inquadramento previsto dal vigente Contratto Integrativo Aziendale 29 maggio 2001 (Quadro Direttivo di II e di III livello retributivo.
-> Consulenti privati:
– Inquadramento dei consulenti cui è assegnato il segmento di clientela c.d. “Upper Mass”: 3 Area, IV livello dopo tre anni di adibizione, Quadro Direttivo di I livello dopo altri tre anni.
– Valutazione dei criteri per il riconoscimento della Seniority ai Consulenti Privati esperti attraverso l’attribuzione del Quadro Direttivo di II livello.
– Salvaguardia dei percorsi professionali e dei periodi di adibizione nelle mansioni di Consulente Finanziario Junior e Consulente Finanziario Senior del personale ex Credito Italiano e di omologhe figure nelle altre ex banche (compresi gli sviluppatori ex Rolo).
-> Coadiutore del Direttore di Filiale fino a 7 addetti: III Area, IV livello.
-> Capo stime Preziosi: Quadro Direttivo di III livello.
Il confronto riguarderà anche talune figure professionali specialistiche della Direzione Generale e delle Direzioni d’Area, al fine di individuare un corretto inquadramento in relazione alle altre figure professionali.
Sarà anche l’occasione per affrontare alcune tematiche riguardanti specificatamente i lavoratori e le lavoratrici appartenenti all’area dei Quadri Direttivi che non hanno trovato soluzione nei mesi scorsi, quali:
– Riconoscimento al Coadiutore del Quadro Direttivo Direttore d’Agenzia, con più di 7 addetti, della differenza retributiva, in caso di assenza del titolare.
– Quantità e criteri circa il riconoscimento dell’apposita erogazione, prevista dall’art. 71 del CCNL 11 luglio 1999, ai Quadri Direttivi di I e II livello, a fronte di prestazioni eccedenti non potute recuperare attraverso il meccanismo dell’autogestione, e per i Quadri Direttivi di III e IV livello, a fronte di un impegno temporale particolarmente significativo durante l’anno; anche alla luce dell’accordo 16 ottobre 2002 in materia.
PROCEDURA QUADRI DIRETTIVI
In data 9 dicembre si terrà l’incontro, da noi richiesto, previsto dall’art. 66 del Contratto Nazionale riguardante la procedura “Quadri Direttivi” nel corso del quale l’Azienda ci rappresenterà la propria impostazione in merito alle figure professionali ad alta professionalità appartenenti all’Area Quadri Direttivi di III e IV livello ed alla Dirigenza quali: Responsabili di Direzione Generale, di Unità Operativa e di Comparto, Direttori e Condirettori Regionali, ROR e loro Coadiutori, Responsabili Organizzativi delle Direzioni Regionali, Responsabili di Mercato, Direttori d’Agenzia sopra gli 8 lavoratori, Direttori Centri Small Business, Direttori Team di Sviluppo e Consulenti Small Business. L’Azienda illustrerà anche i criteri di individuazione dei “Ruoli Chiave” ed il relativo trattamento economico aggiuntivo.
Nel corso dell’incontro formuleremo le nostre osservazioni e, pur consapevoli che alla fine l’Azienda potrà procedere comunque, rappresenterà l’occasione per verificare se intende valorizzare le professionalità esistenti, oppure operare un sottoinquadramento del personale.
Vi terremo costantemente informati sugli sviluppi dei confronti che si apriranno
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