Sono continuati nei giorni scorsi le riunioni della Commissione tecnica ( Holding e OOSS Falcri, Fiba, Fisac, Uilca) sull’assistenza sanitaria integrativa, con l’obiettivo di arrivare entro la fine dell’anno, alla costituzione della Cassa Sanitaria di Gruppo, così come concordato con l’Azienda in sede politica alcuni mesi fa, dando attuazione ai contenuti dell’accordo S3 in materia.
L’obiettivo è quello di costituire una Cassa Mutua di Gruppo a tutti gli effetti già da gennaio.
Ed è a questo che stiamo lavorando.
L’Intersas Nazionale ha unitariamente convenuto con l’Azienda che in una prima fase la Cassa dovrà necessariamente “appoggiarsi” a una o più società assicurative, per l’impossibilità di assumersi immediatamente direttamente il rischio che deriva dal fornire prestazioni ad una platea rappresentata da diverse decine di migliaia di persone e per potere costituire la riserva patrimoniale.
Ricordiamo che la Cassa sarà formata con l’adesione dei dipendenti delle Aziende del Gruppo che risiedono in Italia, con l’aggiunta di familiari a vario titolo, da pensionati e loro familiari eventualmente iscritti.
Stiamo lavorando unitariamente alla stesura dello Statuto e del Regolamento che fissino scopi, regole e dotino la Cassa degli organismi necessari in base alle leggi vigenti.
Vogliamo che la Cassa fornisca da subito direttamente alcune prestazioni il cui costo e la cui rischiosità siano calcolabili in modo certo, per evitare di avere problemi di liquidità.
Nel Regolamento si individuerà il termine entro il quale la Cassa dovrà assumere al suo interno l’erogazione diretta delle prestazioni.
Nel frattempo le Organizzazioni Sindacali hanno proposto all’Azienda un’articolazione di pacchetti di prestazioni al fine di non penalizzare alcuna situazione attuale.
E’ stato risolta positivamente la spinosa questione dell’entità del contributo dell’Azienda; attualmente diversificato in base alle ex banche di provenienza.
L’Azienda, in un primo momento, intendeva unificarli alla misura preesistente all’ex Credito Italiano in quanto Azienda di riferimento dal punto di vista del Contratto Integrativo .
Abbiamo contestato questa impostazione, ponendo con forza la necessità che i contributi aziendali fossero quelli attuali, altrimenti sarebbero state penalizzate quelle situazioni che percepivano contributi più elevati.
Siamo riusciti ad ottenere, quindi, che ad ogni collega venga riconosciuto individualmente il contributo attualmente percepito.
Nell’ultimo incontro in sede tecnica abbiamo rilanciato sui pacchetti pervenutici da alcune Compagnie di Assicurazione, per migliorare le prestazioni che le stesse ci proponevano.
Verificheremo quindi in tempi brevi le nuove proposte e i premi relativi.