FATTO IL PRIMO INCONTRO… PERMANGONO LE ATTESE

Martedì 4 marzo 2003 si è svolto l’incontro da noi richiesto ai Vertici di Unicredit Banca d’Impresa per avviare il confronto sulle numerose problematiche lavorative presenti in azienda ed impostare l’inizio formale delle relazioni sindacali a livello centrale. La riunione si è articolata in due momenti ben distinti.
Nella prima fase – presenti l’Amministratore Delegato, Pietro Modiano e il Direttore Generale, Mario Aramini, che hanno dimostrato disponibilità al dialogo fra le parti – si è sviluppato il confronto sul ruolo, la strategia e le potenzialità della Banca, unica grande realtà nazionale specializzata sulla media impresa. In tale contesto abbiamo chiesto di avere alcuni dati andamentali che fugassero le preoccupazioni relative alla tenuta dell’Azienda in particolare in alcuni territori e ci è stato fornito un quadro della situazione confortante sia dal punto di vista reddituale che patrimoniale. Gli indicatori dei mesi di gennaio e febbraio, ancorché non del tutto definitivi, risultano positivi e superano gli stessi budget previsti. Nell’ambito di indicazioni di prospettiva abbiamo poi chiesto un impegno uniforme su tutto il territorio nazionale, in particolare nel Centro-Sud, a svolgere adeguatamente il ruolo di banca al servizio del sistema produttivo italiano. I vertici aziendali hanno fornito l’assicurazione che questa è anche la linea d’interesse della Banca. Abbiamo inoltre segnalato che intendiamo muoverci nel futuro per una valorizzazione complessiva di tutte le professionalità presenti in Azienda, sia nella rete che in sede centrale.
Nella seconda fase dell’incontro, svolta con il Vice D.G. Alessandro La Porta e lo staff sindacale e gestionale, siamo entrati più compiutamente nel merito delle questioni conseguenti all’avvio autonomo della Banca Corporate da 1.1.2003.
Sono stati così rappresentati agli interlocutori aziendali tutti i filoni problematici già evidenziati sul nostro precedente volantino n.1/2003 ma, in considerazione della quantità di questioni da discutere, abbiamo iniziato a sviluppare solo quelli di maggiore urgenza, con l’impegno a proseguire il confronto in altre apposite sessioni d’incontro già a partire dalla prossima settimana.

Riportiamo in sintesi i contenuti discussi:

ORGANICI:
La Direzione, prendendo atto delle nostre segnalazioni sulla necessità di dotare la rete corporate di strutture di back-office, sta predisponendo l’inserimento di circa 100/110 risorse di tipo amministrativo provenienti da Unicredit Banca (circa 70 definitivamente conferite, le altre “distaccate” temporaneamente). Tali risorse – dopo un corso di 3 gg. analogo a quello fatto dagli assistenti sulla piccola cassa ed incombenze esecutivo/contabili – saranno adibite ai cosiddetti P.A.F. (Presidi Amministrativi Filiali), vale a dire a specifiche strutture accentrate presso determinate filiali e tali da supportare più filiali nelle incombenze operative ed amministrative (ad es. sospesi, antiriciclaggio e, laddove fisicamente presenti, la materialità). Al riguardo, la sperimentazione pilota in corso a Milano a supporto di 4/5 realtà avrebbe dato risultati molto validi.
Le assegnazioni previste a regime sono le seguenti:
· Direzione Nord-Est: n. 31 addetti;
· Direzione Nord-Ovest: n.46 addetti (compresi i 17 non ancora intrattenuti);
· Direzione Centro-Nord: n. 23 addetti;
· Direzione Centro-Sud. n.12/13 addetti.

Abbiamo rassegnato all’Azienda una doppia esigenza: 1) – confermare per il futuro tutte le risorse individuate, superando la provvisorietà costituita dai “distacchi” da Unicredit Banca; 2) – necessità di una verifica sia dei numeri che della tipologia di mansioni che verranno individuate.
Un’altra integrazione degli organici aziendali avverrà a breve nell’ambito degli Uffici Estero Merci dell’Area Emiliano/Romagnola, con un aggiustamento di 15/16 addetti provenienti da Unicredit Banca. Sono in corso le ricerche del caso e se non sarà possibile reperire tali risorse nell’ambito del Guppo si provvederà ad assunzioni di nuovo personale.
Un’ulteriore immissione di organico riguarderebbe un nucleo di 6 risorse per costituire un ufficio centrale, di cui da tempo è evidente il bisogno, che segua il frazionamento dei mutui, gli accolli e quant’altro.
E’ stato fatto presente che il tema degli organici non si esaurisce a livello centrale ma prosegue nei confronti che sono tuttora aperti a livello di Direzioni Regionali rispetto ad alcune realtà locali.

FORMAZIONE:
Su quest’aspetto, molto delicato e strategico ai fini dell’eccellenza delle professionalità rivolte alla clientela, l’Azienda si è limitata ad elencare una serie d’interventi effettuati o in corso di realizzazione:

– 145 persone hanno partecipato ai corsi base per assistenti corporate;
– 197 persone hanno partecipato ai corsi per la piccola cassa e gestione esecutivo/contabile;
– 66 persone hanno partecipato al corso estero base (3 gg.) per assistenti corporate;
– sono in fase di attivazione i corsi per l’addestramento delle 100/110 risorse destinate ai PAF (presidi amministrativi accentrati delle filiali); tali corsi rappresentano un’occasione anche per raccogliere le adesioni di quegli assistenti che non hanno potuto parteciparvi prima;
– è in fase di attivazione un corso estero di 3 gg. rivolto a 71 gestori corporate del presidio ex -Rolo sull’internazionalizzazione del commercio;
– sono state poi richiamate tutta una serie di iniziative operativo/addestrative relative alle procedure (ad es. cambio LOANS/PIN).

Sentita l’elencazione, abbiamo fatto presente che, per parte nostra, siamo pronti a “valutare congiuntamente programmi, criteri, finalità, tempi e modalità dei corsi di formazione” così come previsto dal CCNL 11.7.99, sottolineando però come sia ormai improcrastinabile attivare dei veri e propri interventi formativi tecnico/professionali mirati alle mansioni/ruoli e non più limitarsi a semplici corsi di addestramento.

DEFINIZIONE DEI PRESIDI ORGANIZZATIVI DELLA RETE:
Sul tipo di presidi organizzativi che la banca intende adottare nella rete non abbiamo ancora avuto una risposta definiva da parte dell’Azienda. I responsabili aziendali ci hanno, infatti, detto che il discorso è ancora aperto alla riflessione, anche se si tende ad escludere che vi possa essere una struttura assimilabile a quella del Retail. Ci pare di capire che l’impostazione possa essere quella della “banca corta” che si articola, laddove possibile, centralmente, avendo comunque già previsto nelle Direzioni Regionali una ventina di addetti all’organizzazione che dovrebbero rappresentare i referenti periferici sulle questioni organizzative. Ci è stato ribadito che a livello locale è il direttore che deve farsi carico del buon funzionamento della filiale. Su questo aspetto, abbiamo sottolineato il persistere di notevoli difficoltà che, seppur legate anche alla disomogeneità delle situazioni di provenienza, scontano l’assenza di informative chiare e trasparenza rispetto agli interlocutori e referenti organizzativi.

In conclusione, stante la necessità di continuare il confronto, riteniamo che queste prime misure poste in essere dall’Azienda testimoniano nei fatti che le critiche e le preoccupazioni espresse dal Sindacato erano fondate. La riconsiderazione di alcuni elementi di partenza sono un segnale che non può che essere accolto positivamente. Allo stesso modo però diciamo che resta ancora molta strada da fare nella definizione di una organizzazione adeguata, nella verifica e definizione degli impegni, nella capacità di dare risposte ai confronti aperti a tutti i livelli.

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