Cologno e molto altro

Gli incontri del 29 novembre e del 3 dicembre hanno consentito di fare il punto sulla “vicenda Cologno”, sia sotto il profilo del numero di domande di trasferimento accolte sia sotto il profilo dei problemi ambientali da noi sollevati.
Nelle ultime settimane l’Azienda ha infatti disposto
di sua iniziativa l’accoglimento di 23 domande (alcune delle quali andranno però a regime nei prossimi mesi), presentateci come rispondenti a specifiche esigenze professionali. Di esse abbiamo preso atto, rimarcando però anche la loro sostanziale estraneità rispetto ai problemi alla cui soluzione la nostra iniziativa è tesa.
Si stanno anche perfezionando altri
13 trasferimenti “ad elevato contenuto professionale” presso altre Aziende del Gruppo (Pioneer, Credit Factoring, UBM, Unicredito).
Sono inoltre definitive altre due operazioni: la permanenza in S.Elia dei
7 colleghi del reparto “emissioni assegni” (scelta direttamente determinata dall’attuale organizzazione del lavoro) ed il passaggio alla Holding dei 7 colleghi del reparto “ Banca depositaria” di Risparmio Gestito (così come richiesto dalla Holding stessa).
Il primitivo pacchetto di richieste è stato inoltre “alleggerito” da
2 dimissioni per quiescenza e dal ritiro di 5 domande.
Riguardo alle
130 domande rimaste così in essere, USI si è detta disponibile ad accoglierne 30 (collocando i lavoratori già da dicembre, dopo un periodo di istruzione, all’Help Desk, dapprima per l’ Euro 2 e successivamente per tutti i lavori svolti in questo ufficio).
E’ inoltre all’esame (ma in termini del tutto indipendenti dalle cifre fornite) uno studio tecnico per il mantenimento dell’ufficio SWIFT- Chiavi telegrafiche presso lo stabile di S. Elia.
Abbiamo espresso un giudizio parzialmente positivo sul complesso di questi provvedimenti, considerandoli però solo un primo, indispensabile passo verso l’accoglimento delle numerose richieste rimaste insoddisfatte.
L’Azienda, da noi sollecitata, si è dichiarata intenzionata ad attivarsi ulteriormente nei confronti di Credit e delle altre Aziende del Gruppo. Sugli esiti di queste iniziative svolgeremo attenta verifica, riferendone prontamente ai colleghi.
Per quanto poi riguarda specificamente lo
stabile di Cologno, l’Azienda ci ha confermato la data del trasloco (l’inizio è, di massima, fissato alla prima settimana di Febbraio) e ci ha illustrato il progetto di creazione di un Asilo Nido per i figli dei dipendenti (che beneficerebbero di un contributo aziendale a parziale copertura della quota di iscrizione), aperto (ove non si raggiungesse la cifra di 20-25 piccoli ospiti) alle esigenze della città di Cologno, sulla base di una Convenzione con il Comune, i cui termini sono ancora da definire.
Saranno circa 1285 le postazioni di lavoro e 160 i tavoli di appoggio per i circa 780 lavoratori (cioè gli attuali colleghi meno la direzione
). Il dato sembra soddisfare le esigenze di spazio. Abbiamo però ribadito la nostra preoccupazione per quegli uffici che, nell’impossibilità di sostituire le attuali stampanti individuali, saranno di fatto obbligati a mantenerle sulla scrivania, con una riduzione significativa dello spazio disponibile. Ci è stata inoltre fornita la provvisoria divisione degli uffici sui diversi piani. L’Azienda ha anche precisato (sollevando non poche perplessità da parte nostra) che tutti gli archivi saranno in S.Elia.
Nel corso dell’incontro abbiamo anche affrontato il problema delle
schede valutative. Riportiamo il dettaglio statistico dei giudizi sintetici attributi ai 791 colleghi:




Superiore alle attese 22 2,80 %
Più che soddisfacente 261 33,00 %
Soddisfacente 342 43,20 %
Adeguato 124 15,70 %
Parzialmente adeguato 13 1,60 %
Non valutabile 29 3,70 %
Inadeguato 0 0,00 %

La Direzione ha ribadito che non esiste alcuna correlazione tra il vecchio ed il nuovo sistema valutativo ed ha ricordato che il riconoscimento del trattamento economico di Capo Ufficio dopo i 10 anni trascorsi nel grado di VCU, è legato (pur nei limiti della discrezionalità aziendale) all’ottenimento di almeno “soddisfacente” nell’anno di riferimento ( in altri termini: nel 9° anno). Il non ottenimento del VAP, a sua volta, è previsto nel solo caso del giudizio di “inadeguato”. E’ inoltre assodato il diritto dei lavoratori ad ottenere copia della scheda.
Da parte nostra abbiamo chiesto che ci vengano forniti i dati divisi tra “aree professionali” e “quadri direttivi”, ricordando come troppe volte sia mancato un reale confronto tra chi è chiamato ad esprimere il giudizio (cioè il diretto superiore) e chi ne è fatto oggetto, ed abbiamo invitato l’Azienda a non penalizzare i lavoratori facenti parti di uffici in via di ristrutturazione. Abbiamo inoltre chiesto che vengano introdotti anche per le “aree professionali” gli elementi di autovalutazione previsti per i soli Quadri e che il giudizio finale scaturisca da un confronto più ravvicinato nei tempi.
Sono state anche affrontate alcune tematiche nuove.
Abbiamo chiesto all’Azienda chiarimenti circa la mancata concessione della Carta di Credito ai
colleghi a tempo determinato.
Per
GCN i problemi da noi sollevati sono stati quello dell’allungamento di orario, resosi necessario per il ripianamento dei conti in dollari (abbiamo proposto a tale scopo l’assunzione di 2 nuovi lavoratori) e quello dell’irrisolta questione del bilancio finale della liquidità, la cui responsabilità viene impropriamente fatta ricadere sui colleghi di questo ufficio. La Direzione ha comunicato di voler inserire a breve due colleghi e, sul tema della liquidità, ha ribadito di volersi attenere a spirito di ragionevolezza e di comprensione. Da parte nostra abbiamo invitato la Direzione a riesaminare la questione nel suo complesso, soprattutto sul piano della attribuzione delle responsabilità, che non può essere fatta ricadere unicamente sui lavoratori del reparto.
Abbiamo anche richiesto chiarimenti sul futuro della
Cassa Valori, alla luce dei prossimi pensionamenti di due colleghi e della attribuzione del lavoro di Gesticredit a Pioneer. L’ipotesi alla quale la Direzione sta lavorando è, in questo caso, la concentrazione della materialità titoli in un altro Polo.
Per quanto riguarda
Credoc, abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione e sollecitato un immediato reintegro degli organici anche sulla base del pesante arretrato che si sta verificando. La Direzione ha fatto presente di seguire con attenzione l’evolversi della situazione, di conoscerne le criticità e di volerne presidiare i delicati rischi connessi.
Abbiamo infine chiesto chiarimenti sui nuovi criteri di definizione delle ferie al
Centro Assegni, per il quale si è passati da una programmazione per reparti ad una programmazione per ufficio. Su questo argomento la Direzione si è riservata di fornirci i chiarimenti richiesti, dopo una verifica con i responsabili dell’Ufficio.
Le altre questioni da noi poste e sulle quali restiamo in attesa di risposte sono state: caricamento su disco ottico dei dati remoti di
BID; attribuzione di un grado di Caporeparto a GPM di Risparmio Gestito; definizione dei criteri di remunerazione del lavoro supplementare prestato dai colleghi a part-time; possibilità di usufruire, nelle giornate semi-festive, di permessi con recupero per i part-time che abbiano esaurito le ore ex art.56. Per quanto riguarda invece la sostituzione dei Quadri alla Stanza e ad Amministrazione Azioni, l’Azienda ci ha confermato l’intenzione di voler provvedere a breve.
Per quanto attiene poi ai corsi di Formazione, abbiamo rimarcato l’esigenza di istituire apposite sessioni per i
colleghi audiolesi. La Direzione ci ha confermato la riconversione sull’area Titoli dei colleghi di Banca Depositaria che rimarranno in carico ad UPA.
Infine ci è stato comunicato che sarà presto in distribuzione presso gli Uffici il modulo di prenotazione del
kit Euro.

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