FISAC CGIL - UNICREDIT BANCA SPA

"PROGETTO S3": CONCLUSA LA TRATTATIVA

Il 18 giugno 2002 FABI FALCRI – FEDERDIRIGENTI - FIBA- FISAC – SINFUB hanno concluso la trattativa per la fusione per incorporazione in Unicredito Italiano Spa della Banca CRT Spa, Cariverona Banca Spa, Cassamarca Spa, Caritro Spa, CR Trieste Spa e Rolo Banca 1473 Spa con il contestuale conferimento delle attività bancarie da Unicredito Italiano a Unicredit Banca (ora Credito Italiano Spa).

La trattativa ha prodotto un Protocollo di Relazioni Sindacali ed impegni per la realizzazione del Progetto S3, un Verbale di intesa che definisce le condizioni ed i trattamenti che verranno applicati al personale conferito, un Verbale di Accordo per l’assegnazione gratuita ai dipendenti di azioni Unicredito Italiano, la pubblicizzazione delle prassi del Credito Italiano e la consegna da parte delle OO.SS. di una nota esplicativa delle questioni definite a latere dell’Accordo con uno scambio formale con l’Azienda.

L’accordo raggiunto è giudicato dalle OO.SS. firmatarie complessivamente positivo e rispondente alla necessità di individuare regole adeguate ad un evento unico per il settore del credito, quale la fusione di sette banche. L’intesa garantisce come contratto aziendale di riferimento quello dei lavoratori del Credito Italiano, - contratto già adottato in tutte le rimanenti aziende del Gruppo - ed individua criteri che consentono ai lavoratori delle altre banche la salvaguardia dei livelli economici raggiunti e il mantenimento delle tutele previste dai contratti aziendali che decadranno dal 1° luglio 2002 per effetto dell’art. 2112 del Cod.Civ.

In tale contesto il Progetto denominato S3 assume un rilevante valore strategico per il Gruppo Unicredito Italiano, in quanto ha l’obiettivo di realizzare la riarticolazione societaria e organizzativa delle sette banche commerciali attualmente afferenti alla Divisione Banche Italia in tre nuove banche nazionali specializzate per segmento di mercato: Banca Retail, Banca Corporate e Banca Private.

Il piano industriale prevede una prima fase entro il 30 giugno 2002 relativa alla procedura di fusione sopra richiamata ed una seconda fase, che si concluderà entro il 31 dicembre 2002, che riguarderà:

La trattativa appena conclusa ha normato la prima parte del progetto: la seconda parte verrà sviluppata in apposita trattativa di merito che si effettuerà secondo le previsioni del CCNL e di quanto già concordato nell’Accordo sottoscritto, entro il 31 dicembre 2002.

ESAME DEL PROTOCOLLO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO S3

IIn data 18 dicembre 2001 il Progetto S3 è stato illustrato alle OO.SS. dall’Amministratore Delegato di Unicredito Italiano come prevede il CCNL nell’intento di adottare modelli di relazioni industriali finalizzati ad accompagnare in maniera condivisa il processo di riorganizzazione e l’evoluzione organizzativa e strategica del Gruppo Unicredito Italiano, coerentemente con le trasformazioni che hanno investito il settore creditizio e le politiche del Gruppo medesimo.

GESTIONE DELLE RISORSE COINVOLTE

Il piano industriale del progetto S3 non evidenzia problemi occupazionali che non siano risolvibili con il normale tournover aziendale, nè prevede cessione di sportelli.
Le parti hanno attribuito alla formazione ed alla riqualificazione professionale un ruolo strategico per la piena realizzazione della riorganizzazione prevista dal Progetto S3. Unicredito ha assicurato adeguati percorsi di formazione ed addestramento per i lavoratori che necessiteranno di riconversione professionale, anche mediante affiancamento e verificando attraverso colloqui individuali le competenze e le attitudini.

I programmi formativi e /o addestrativi saranno preventivamente concordati con le OO.SS.

Se il progetto dovesse comportare eccedenze, le stesse saranno gestite anche con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio umano e professionale presente nelle varie aziende, e facendo preliminarmente ricorso ad una attenta gestione del turnover ed a strumenti di incentivazione all’esodo. Abbiamo inoltre previsto che qualora dovessero emergere difficoltà nella realizzazione della politica di gestione delle summenzionate eccedenze nel triennio 2002 – 2004 le Parti si incontreranno, come previsto dalle disposizioni di legge e di contratto, per individuare le migliori iniziative per la tutela dei lavoratori del Gruppo.

MOBILITÀ TERRITORIALE

La mobilità territoriale verrà contenuta anche attraverso la creazione di aree, centri di competenza territoriali, direzioni regionali, servizi di governo e di supporto allo sviluppo delle tre banche e decentrando attività.
L’azienda si è impegnata nei casi di mobilità territoriale a tenere conto, compatibilmente con le esigenze aziendali, delle disponibilità delle persone che hanno i requisiti richiesti, e delle condizioni personali e di famiglia dei dipendenti prescelti. Inoltre, come è prassi al Credito Italiano, si privilegerà la ricerca del consenso del lavoratore.

MOBILITÀ INFRAGRUPPO

La mobilità professionale tra le aziende del gruppo potrà avvenire, compatibilmente con le esigenze organizzative, anche su richiesta del lavoratore.

DISTACCO DEL PERSONALE

Abbiamo confermato che il distacco avverrà come previsto dall’Accordo di Gruppo in materia sottoscritto nel settembre del 1999, di cui richiamiamo gli aspetti significativi:

Oltre a quanto già previsto dal CCNL in tema di informativa alle OO.SS., abbiamo concordato una comunicazione periodica riguardante il numero complessivo del personale distaccato e di quello per il quale sono intervenute cessioni/novazioni del rapporto di lavoro suddiviso per genere, categoria di appartenenza ed azienda di provenienza.

PARI OPPORTUNITÀ

L’azienda conferma il riconoscimento di pari dignità tra lavoratrici e lavoratori promuovendo la valorizzazione del personale femminile nel rispetto della legge e del CCNL. A questo scopo verrà costituita una commissione paritetica di gruppo.

COPERTURE ASSISTENZIALI

Sino a tutto l’anno 2003 è confermata l’applicazione delle forme di assistenza sanitaria integrativa in essere presso le aziende di provenienza con le attuali modalità.
Per i nuovi assunti le condizioni del Contratto Aziendale prevedono un contributo assicurativo versato dall’azienda di 232,41 Euro per i dipendenti delle Aree professionali e QD1 - QD2 e di 619,75 Euro a carico azienda, più 258,32 Euro a carico dipendente per i QD3 – QD4.
Verrà istituita una commissione tecnica di studio sulla materia, che dovrà esaurire il proprio lavoro entro il 30 giugno 2003, per consentire l’attivazione di un sistema di assistenza sanitaria integrativa a valenza generale a far tempo dal 1° gennaio 2004. L’obiettivo delle parti è quello di individuare una soluzione che, a parità di costi, possa definire previsioni migliorative rispetto alle attuali, anche in considerazione del rilevante numero dei possibili aderenti.

PREVIDENZA AZIENDALE

Le condizioni e prestazioni di previdenza aziendale previste in ciascuna delle banche rimangono invariate.
I lavoratori manterranno l’iscrizione al Fondo Pensioni di origine e le aziende subentranti continueranno a versare al Fondo medesimo i contributi previsti.
Vengono confermate le previsioni delle rispettive fonti istitutive in essere alla data del 30 giugno 2002. Gli oneri amministrativi, ove previsto, resteranno a carico dell’azienda.
Si costituirà un’apposita commissione di studio allo scopo di valutare le problematiche connesse all’implementazione e/o allargamento del Fondo Pensioni di Gruppo, tenendo conto delle caratteristiche delle forme pensionistiche complementari in atto. Eventuali possibili accordi in materia saranno definiti entro il 31 dicembre 2002.
Per tutti gli assunti a partire dal 1° luglio 2002, compresi i lavoratori confermati a tempo indeterminato dopo tale data e i dipendenti in servizio presso le banche di cui al presente accordo privi di trattamenti previdenziali complementari, si applicheranno le previsioni dell’”Accordo sulla previdenza complementare” sottoscritto in data 21 maggio 1997, a decorrere dal 1° luglio 2002 (2% contributo a carico dell’azienda 2% a carico del lavoratore più il TFR maturato).

ACCORDO DI FUSIONE

L’Accordo di fusione ha disciplinato in dettaglio le modalità di trasferimento delle condizioni in essere per effetto dei trattamenti previsti dai CIA delle sette banche nella nuova realtà di Unicredit Banca, che applicherà, quale azienda che accoglie formalmente le altre ai sensi dell’art. 2112 del Cod. Civ, il CIA e le condizioni in essere nell’azienda conferitaria Credito Italiano.

L’Accordo ha inteso salvaguardare le diverse condizioni nella globalità, avendo attenzione alla tutela sia dei diritti retributivi in essere, che, per quanto possibile e compatibile con l’impianto contrattuale nazionale e aziendale, dei diritti in corso di maturazione di tutto il personale delle Aree Professionali, Quadri Direttivi e Dirigenti.

La forte volontà di salvaguardare le esperienze e la cultura sviluppatasi in questi anni in tutte le aziende, ha consentito di portare in Unicredit Banca, se pure in forme e contenuti fortemente innovativi, la miglior sintesi possibile delle necessità espresse dalle OO.SS. a tutela dei diritti di tutti i lavoratori delle sette banche e della Holding.

Il processo di armonizzazione delle normative è indispensabile per garantire al Gruppo ed a tutti i lavoratori al suo interno condizioni eque, comparabili a parità di prestazione, e competitive in termini qualitativi e quantitativi. Le nostre Aziende, attraverso l’impegno di tutti, hanno ottenuto in questi anni obiettivi, che noi stessi abbiamo accolto al momento della prospettazione come fortemente sfidanti. Oggi, alla luce dell’esperienza auspichiamo che la realizzazione nei tempi previsti del piano industriale possa garantire al Gruppo risultati che consentano di valorizzare ulteriormente l’impegno dei lavoratori.

L’Accordo ha previsto:

INDENNITÀ DI REGGENZA

Chi svolge mansioni per le quali era prevista l’indennità mensile di reggenza nei CIA, manterrà lo stesso importo nella voce “Indennità transitoria di Reggenza” sino al cessare dell’incarico. Tale voce è assorbibile per qualsiasi avanzamento di carriera.

INDENNITÀ DI RISCHIO / INDENNITÀ VARIE LEGATE ALLA MANSIONE

Le nuove condizioni prevedono:

Altre indennità mensili derivanti dallo svolgimento di mansioni (ex EDP, ex reggenza ecc.) avranno un’apposita voce transitoria e saranno assorbibili per qualsiasi avanzamento di carriera e per ogni incremento retributivo. E’ prevista nella nota applicativa un’eccezione per l’indennità ex EDP per i lavoratori ex Caritro e ex CR Trieste.

I cosiddetti stimatori avranno un’indennità forfettaria per il rischio dell’invenduto nella misura dell’1,5 per mille sull’importo delle sovvenzioni di prima concessione. Quelli che percepivano, per l’attività svolta, l’indennità di rischio la manterranno alle condizioni di cui sopra.

ISCRITTI ALL’A.G.O. INPDAP

Tutto quanto previsto dal presente accordo è stato esteso a favore del personale iscritto INPDAP ai fini pensionistici.

PREMIO AZIENDALE DI PRODUTTIVITÀ (VAP)

Il premio aziendale che verrà erogato nel 2003 riguardante l’esercizio 2002 sarà percepito nel medesimo importo, per area e livello di appartenenza, erogato dall’azienda di origine per l’esercizio 2001.
Il personale appartenente alle aree professionali ex Cariverona, Cassamarca, Caritro e CR Trieste avrà un’integrazione dell’importo sopra richiamato di 103 Euro.
Il Premio aziendale da corrispondere nel 2004 sarà pari a quello erogato, per area e livello, per il Credito Italiano (azienda conferitaria) nell’anno 2002.

Questa soluzione consente da un lato di garantire le migliori condizioni possibili, tenendo conto delle previsioni non certo favorevoli del settore creditizio nel corrente anno e della necessità di garantire a tutti i colleghi che verranno scorporati nelle tre banche specializzate per segmento di clientela il medesimo premio di riferimento.

BUONO PASTO

Verrà riconosciuto, in sostituzione di eventuali altre forme esistenti per il personale a tempo pieno ed a tempo parziale di tipo verticale, appartenente alle tre aree professionali ed alla categoria Quadri direttivi un buono pasto di 5,16 Euro (Lire 10.000).
Per il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale verrà riconosciuto un buono pasto di Euro 2,58 (lire 5000).
Nell’assegno ad personam “Ex Intesa 18.6.2002” confluisce l’eventuale maggior valore del Buono pasto per personale part time, assorbibile anche a seguito di aumento del Buono pasto medesimo.

TRATTAMENTI MOBILITÀ /MAGGIOR DISAGIO / PENDOLARISMO

I trattamenti di mobilità dal 1° luglio 2002 sono quelli previsti dalla prassi in essere al Credito Italiano (trattamento base _ 3,00 a Km. al mese).
I trattamenti di disagio in essere connessi a trasferimento continueranno ad essere percepiti dai lavoratori secondo le originarie caratteristiche sino alla naturale scadenza, e, in ogni caso, sino al cessare delle situazioni che ne hanno determinato l’origine.

INQUADRAMENTI

Il sistema inquadramentale e la struttura organizzativa di riferimento saranno quelli in essere al Credito Italiano (azienda conferitaria).
Sino al 31.12.2002 continueranno a produrre effetti le preesistenti normative aziendali.
Ai preposti di sportello verrà riconosciuto l’inquadramento previsto dal CIA Credito Italiano con decorrenza 1° luglio 2002 (minimo QD2).
Verrà inoltre costituita una commissione tecnica per valutare le effettive omogeneità di mansioni tra le figure professionali e gerarchiche in essere presso le singole aziende con quelle disciplinate dal CIA Credito Italiano.
Entro il 31 ottobre 2002 azienda e sindacato decideranno come considerare i tempi di adibizione per mansioni omologhe già maturati nelle aziende di provenienza.
Questo impegno ci consentirà di tutelare al meglio le aspettative dei lavoratori interessati. Sono ipotizzate più di 3000 promozioni per i lavoratori delle aziende conferite.

COPERTURE ASSICURATIVE PROFESSIONALI ED EXTRAPROFESSIONALI.

Sino al 31 dicembre 2002 restano in vigore le coperture assicurative in essere presso le aziende di provenienza.

A decorrere dal 1° gennaio 2003 viene garantita a tutti i lavoratori/lavoratrici la copertura contro gli infortuni professionali ed extra professionali con le seguenti modalità:

E’ stata quindi privilegiata la copertura per i casi comportanti infortuni di grave entità, sia professionali che extra professionali.

POLIZZA KASKO

Dal 1° gennaio 2003 l’accordo prevede l’istituzione di una polizza Kasko per i danni conseguenti all’utilizzo dell’autovettura personale per motivi di servizio. È comunque previsto per tutti i lavoratori/lavoratrici la copertura del rischio “in itinere” (A/R da residenza a posto di lavoro). Il massimale sarà di Euro 10.329, e la franchigia di Euro 413 per l’utilizzo professionale, e di Euro 516 per gli eventi in itinere.
Il lavoratore potrà a suo carico, con cifre contenute, estendere il rischio 24 ore su 24.

PREMI DI FEDELTÀ (VENTICINQUESIMO E TRENTACINQUESIMO).

Ai soli fini della maturazione del premio di fedeltà si terrà conto delle anzianità di servizio maturate nelle aziende di provenienza, fermo restando che i relativi importi verranno riconosciuti “pro quota”.
Riconoscimento

Il riferimento per la base dei conteggi è la Retribuzione Annua Lorda percepita al raggiungimento del requisito.

Alcuni esempi verranno inseriti nella nota a latere dell’Accordo.

UTILIZZO DEL TFR

Oltre a quanto già previsto dalla legge in materia, l’accordo estende a tutti i lavoratori/lavoratrici delle aziende interessate l’utilizzo del TFR alle seguenti ipotesi:

CONDIZIONI DIPENDENTI

Mutui ipotecari prima casa eliminazione vincolo utilizzo TFR prima casa.
Rinnovabilità del mutuo prima casa nell’ambito del plafond senza particolari casistiche per quanto non utilizzato.
C/c dipendenti scoperto _ 5.000,00 area professionale
_ 7.500,00 QD1 QD2
_ 10.000,00 QD3 QD4

Le prassi aziendali, aggiornate anche per effetto di alcune modifiche concordate sugli scoperti di conto e sull’utilizzo del TFR, verranno, previa informativa alle OO.SS., pubblicizzate a breve sul portale della Rete Intranet del Gruppo, e quindi saranno a disposizione di tutti i lavoratori.

VERBALE DI ACCORDO PER L’ASSEGNAZIONE GRATUITA AI DIPENDENTI DI AZIONI UNICREDITO ITALIANO.

In considerazione dei positivi risultati conseguiti dal Gruppo nel 2001 grazie all’impegno profuso da tutto il personale, il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano ha approvato l’assegnazione gratuita ai dipendenti di azioni ordinarie per un controvalore di 2066 Euro circa.

I lavoratori interessati sono quelli assunti a tempo indeterminato nonché quelli con Contratto a Formazione e Lavoro in servizio alla data dell’assegnazione. Il controvalore si riduce a 1033 Euro nei casi in cui il dipendente non abbia titolo per qualsiasi motivo al percepimento del premio aziendale per l’anno 2001; il controvalore sarà infine pari a 516 Euro circa nel caso in cui il dipendente sia entrato a far parte del gruppo dopo il 1° gennaio 2002.
L’adesione al piano azionario è volontaria. Le azioni verranno offerte con apposita comunicazione agli aventi diritto.
Sul premio aziendale dell’anno 2002 erogato nel mese di giugno è prevista una decurtazione a fronte dell’erogazione di azioni nelle seguenti misure:
Euro 413,17 lordi per gli appartenenti alla 1a e 2a area professionale;
Euro 671,39 lordi per gli appartenenti alla 3a area professionale ed ai QD1 e QD2;
Euro 929,62 lordi per gli appartenenti ai QD3 e QD4
Euro 1549,37 lordi per la categoria dei Dirigenti.
Il dipendente ha 15 giorni per comunicare la propria volontà, fermo restando che in mancanza di comunicazione del lavoratore, la proposta si intende accettata.

Per gli appartenenti ai QD 4 Unicredito Italiano / Credito Italiano la decurtazione sarà solamente di Euro 723,04 lordi per allineare la variazione del premio degli ex funzionari Credito Italiano a quello delle altre categorie della stessa banca e compensare in questo modo gli effetti della riduzione parametrale del meccanismo di calcolo. La decurtazione è estesa in via analogica a tutti i QD4 delle aziende del Gruppo che applicavano il CIA Credito Italiano ed i medesimi parametri per il calcolo del premio aziendale.

* * *

La nuova Azienda Unicredit Banca, nella quale confluiranno più di 30.000 dipendenti, dovrà, nel più breve tempo possibile, esprimere un unico modello culturale nel quale i lavoratori tutti possano identificarsi e proseguire senza difficoltà il loro impegno quotidiano.

Il sindacato ha effettuato, con questa trattativa, che è durata due mesi, un difficile e sofferto sforzo di sintesi.
Avere il contratto unico di riferimento per tutto il Gruppo oggi è una conquista, che consente di spostarsi in una qualunque azienda senza che questo produca effetti distorsivi sul rapporto di lavoro, garantendo di conseguenza i lavoratori, anche in presenza di ulteriori fasi di riconversione e ristrutturazione.

Il momento della stipula di un accordo come quello da noi sottoscritto è solo una tappa di percorso che tutti insieme stiamo iniziando. I prossimi appuntamenti vedranno il sindacato del gruppo Unicredit Banca impegnato a disegnare nuove realtà e nuove prospettive, professionali e salariali, per tutti i dipendenti.

E ad affrontare con decisione i problemi derivanti dalle pesanti condizioni di lavoro, dalle pressioni commerciali e per garantire il pieno rispetto dell’etica professionale.

La realizzazione degli obiettivi strategici di gruppo nei tempi previsti, ci consentirà di proseguire nel nostro lavoro di tutela dei colleghi ma soprattutto ci offrirà l’opportunità di negoziare nuove forme di retribuzione che dovranno garantire quella crescita salariale che l’impegno profuso quotidianamente merita.

Siamo convinti che il nostro impegno consentirà a tutti i lavoratori di operare in una azienda nella quale l’impianto contrattuale si accompagnerà a trasparenza e oggettività di comportamenti ed al rispetto degli impegni sottoscritti.

L’impegno e la volontà di operare perché gli accordi sottoscritti vedessero tutte le organizzazioni presenti in azienda insieme protagoniste e pronte a ridisegnare la nuova realtà, purtroppo non è stato sufficiente ad impedire che la UILCA si dissociasse, la mattina del 18 giugno, prima della firma delle intese raggiunte. Attualmente questa Organizzazione sta completando le proprie valutazioni interne.

Dopo le verifiche nelle strutture sindacali aziendali l’accordo sarà sottoposto al giudizio dei lavoratori/lavoratrici nelle assemblee.

Non conosciamo quali altre evoluzioni avrà il Gruppo in futuro, ma siamo certi del nostro impegno e della nostra forza che viene dalla rappresentatività che insieme esprimiamo.

Con l’azienda, Unicredit Banca e con il Gruppo, abbiamo definito un percorso condiviso di confronti continui su tutti gli aspetti del rapporto di lavoro e della vita in azienda.

Il resto è il nostro lavoro quotidiano, come quello che normalmente viene svolto da tutti voi. Gli obiettivi sempre più ambiziosi che vi vengono sottoposti, devono diventare anche per noi una sfida e un nuovo modo di essere. Il sindacato del Gruppo Unicredito Italiano sarà all’altezza delle vostre attese e dei vostri nuovi bisogni.

Milano, 24 giugno ’02

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