I Lavoratori del Gruppo Unicredit stanno vivendo momenti di grande incertezza a causa delle ormai quotidiane notizie diffuse dagli organi d’informazione rispetto ai futuri assetti di vertice del Gruppo, le eventuali cessioni di attività e la necessità di ricapitalizzazione.
Il Comitato Aziendale Europeo ribadisce il proprio ruolo di rappresentanza dei Lavoratori del Gruppo e riafferma l’importanza del dialogo sociale a livello transnazionale.
Nel difficile contesto economico che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, I Lavoratori del Gruppo Unicredit hanno dato un fattivo contributo per la tenuta ed il rilancio del Gruppo, attraverso il loro costante impegno quotidiano.
Il Comitato Aziendale Europeo ribadisce che eventuali scelte fatte dagli azionisti, non debbano in ogni caso richiedere ulteriori sacrifici da parte dei Lavoratori, così come deve esser garantito il mantenimento della dimensione paneuropea del gruppo e con essa la stabilità dei perimetri, società e dei livelli occupazionali, rifiutando qualsiasi ipotesi di cessione e/o esternalizzazione di attività.
I Lavoratori hanno già pagato un pesante prezzo alla luce delle consistenti riduzioni degli organici (ridotti da 160.000 a 130.000 circa negli ultimi otto anni) realizzate attraverso i complessivi processi di riorganizzazione del Gruppo e non sono responsabili di scelte manageriali spesso orientate al breve periodo e prive di visione strategica di lungo periodo.
Milano, 23 maggio 2016
Il Comitato Aziendale Europeo
Unicredit Group