Piano Industriale 2018: primo incontro di verifica

Venerdì 6 maggio si è svolto il primo incontro di verifica previsto dall’accordo 5 febbraio 2016, nel corso del quale l’Azienda ci ha comunicato l’esito dell’adesione ai piani di uscita volontaria.

Accesso al Fondo di Sostegno al Reddito Parte Straordinaria (36 mesi)

L’Azienda ha comunicato che sono 3.315 (FTE) i colleghi/e che hanno aderito. Il dettaglio, diviso per regioni, è il seguente:
Emilia Romagna 500
Lazio 477
Lombardia 450
Piemonte 433
Sicilia 374
Veneto 282
Friuli 133
Campania 109
Puglia 104
Liguria 99
Toscana 78
Umbria 69
Trentino 53
Basilicata 9
Sardegna 40
Valle d’Aosta 9
Marche 31
Estero 2
Calabria 24
Abruzzo 20
Molise 15

Le richieste della donne che hanno optato per l’uscita in pensione con il sistema contributivo sono state 70, contro un bacino massimo di 50. L’azienda si è dichiarata disponibile ad accettare tutte le domande pervenute.

Nuove opzioni di uscita relativamente alla 1° fase (già aderenti accordo 28/06/2014)

Coloro che avevano i requisiti di accesso al pensionamento diretto al 1 gennaio 2019, contro i 130 preventivati nell’accordo, sono risultati 155.

Il dato di adesione è, pertanto, superiore agli obiettivi del Piano che prevedeva 5.100 uscite, delle quali 2.400 relative alla prima fase e 2.700 relative alla seconda fase. L’accesso al Fondo di Solidarietà, parte straordinaria, si concretizzerà dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2018.

L’Azienda ha posto il problema di come trattare le adesioni in eccesso, in quanto il loro accoglimento determinerebbe consistenti oneri aggiuntivi rispetto a quanto preventivato. Ricordiamo che, sulla base della normativa in vigore, tutte le uscite per accesso al Fondo Esuberi richiedono accantonamenti di bilancio nell’anno di adesione e non nell’anno di uscita.

In applicazione del criterio individuato nell’accordo, per cui la precedenza per l’accesso al Fondo è la maggiore prossimità alla decorrenza della pensione, è stato ipotizzato l’accoglimento delle domande in eccesso (rispetto alle 2.700) parte nel corso di quest’anno, parte nel corso dei prossimi due anni. Lo slittamento riguarderebbe le posizioni la cui data di pensionamento è temporalmente più lontana.

Dirigenti

Per quanto riguarda l’adesione al Fondo di Sostegno al Reddito Parte Straordinaria (36 mesi) riguardante la platea dei Dirigenti è stato raggiunto l’obiettivo di 123 uscite complessive, attraverso 113 adesioni al Fondo, 9 pensionamenti diretti ed 1 donna optante.I colleghi/e interessati/e ad una modifica della precedente opzione, così come previsto dall’accordo 28 giugno 2014, sono stati 383, contro il numero massimo di 100 previsto dall’accordo.
Di questi, 185 sono coloro che avevano già optato per l’anticipo di un anno attraverso il “Fondo Ordinario”, ed hanno optato per uscire con la finestra del 1 luglio 2016 utilizzando anche il “Fondo Straordinario”.
Altri 70 colleghi hanno effettuato la doppia opzione (anche per questi la finestra di uscita sarebbe 1 luglio 2016), il che significa che oltre alla parte straordinaria utilizzerebbero anche 12 mesi di “Fondo Ordinario”. L’azienda non si è dichiarata contraria, anche per questi colleghi, ad accogliere la richiesta di uscita anticipata, ma il plafond del “Fondo Ordinario” è di fatto esaurito ed ancora l’INPS non ha chiarito i criteri operativi per versare al “Fondo” la copertura necessaria al pagamento della prestazione ordinaria. Per tale motivo, l’uscita di questi colleghi potrebbe slittare di qualche mese.

Restano ulteriori 128 colleghi che hanno scelto l’opzione al “Fondo Ordinario”: anche queste domande rimarrebbero sospese fino al chiarimento definitivo dell’INPS.

Per quanto riguarda l’opzione “riscatto laurea”, l’azienda sta raccogliendo le manifestazioni di interesse, mentre in merito ai “casi particolari” (fino a 5 anni di Fondo Straordinario) verrà prossimamente attivata una apposita fase di adesione. In ogni caso la valutazione di queste posizioni avverrà dopo le verifiche in corso.

Dimissioni telematiche

L’azienda ha chiarito che chi esce al 1° luglio non dovrà inviare le dimissioni telematiche, in quanto a giugno verrà effettuata direttamente la conciliazione in ABI che assolve a tutti i nuovi obblighi legislativi.

Per tutte le altre uscite, trattandosi di un piano pluriennale, l’interpretazione aziendale è che il processo certificativo vada assolto in tempi rapidi al fine di dare certezza alle uscite.

Le scriventi OO.SS. hanno dichiarato che le uscite previste dal Piano Industriale al 31/12/2018 sono 5.100, di queste 2.400 relative alla prima fase e 2.700 relative alla seconda fase, pertanto tutte le uscite superiori a tale numero dovranno essere compensate da corrispondenti assunzioni e richiedono una attenta valutazione degli impatti sui profili organizzativi aziendali.

Abbiamo, inoltre rimarcato che:

=> le verifiche hanno per noi un valore strategico fondamentale per evitare che le uscite abbiano un effetto devastante e si traducano in un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro dei Lavoratori /trici che restano;
=> è indispensabile conoscere il dato delle adesioni disaggregato per azienda, per territorio, tra le competence line, la governance e la rete, al fine di indirizzare le assunzioni verso le attività a diretto contatto con la clientela e dove maggiori saranno le uscite e per programmare interventi formativi che agevolino la sostituzione delle competenze che potrebbero andare disperse;
=> è prioritario accelerare l’analisi e individuare i criteri di accesso trasparenti relativi ai casi “sociali” per i quali è prevista una durata di permanenza nel Fondo di solidarietà superiore ai 36 mesi, andando anche oltre i numeri previsti.

Rispetto alle tematiche connesse alle richieste di anticipo dell’uscita al 1 luglio di quest’anno da parte di coloro che avevano aderito alle previsioni dell’accordo 28 giugno 2014, verificato che sono in numero molto superiore alle previsioni e che la disponibilità economica della parte ordinaria del Fondo di Solidarietà, cui il Gruppo può attingere, sono in esaurimento, abbiamo convenuto di consentire l’uscita dei 185 colleghi/e che avevano a suo tempo optato per un anno di parte ordinaria e ora hanno chiesto l’aggiunta della parte straordinaria. E’ tuttavia necessaria un’attenta analisi per implementare il numero delle assunzioni a tempo determinato già previste (145 a livello nazionale), al fine di far fronte alle prevedibili emergenze nella rete durante il periodo estivo.
Ferma la volontà delle parti di consentire l’uscita di tutti/e coloro che hanno chiesto l’anticipo al primo luglio, e preso atto della disponibilità aziendale ad accollarsi gli oneri relativi, sono allo studio le modalità operative per andare incontro a tale richiesta, anche mediante interpello all’Inps.

Abbiamo chiesto la stabilizzazione degli assunti a tempo determinato in Fineco Bank, su cui l’Azienda si è riservata una risposta.

Sul problema delle “dimissioni telematiche”, ferma l’esigenza di dare certezza di uscita nei termini convenuti, abbiamo ritenuto necessari ulteriori approfondimenti; pertanto la questione sarà nuovamente affrontata nel prossimo incontro di verifica previsto per il 13 maggio p.v.

Milano 9 maggio 2016
Le Segreterie di Coordinamento
Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-UILCA-Unisin Gruppo UniCredit

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